È terminato l’iter per la realizzazione del Fast corridor Gioia Tauro–Padova, che consentirà il trasporto rapido delle merci, su rotaia, dall’hub portuale calabrese all’interporto veneto e, da lì, di raggiungere facilmente il resto del continente europeo.
Padova è la seconda città italiana a essere connessa al porto di Gioia Tauro dal progetto di corridoi ferroviari veloci ideato dal Direttore Generale dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM), Marcello Minenna – Direttore territoriale ad interim della Calabria – e realizzato in sinergia con l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno e Ionio e gli operatori economici di settore.
"Grazie a questa innovativa infrastruttura - si legge in una nota dell'Adm - sarà possibile, per le merci extracomunitarie in arrivo al porto calabrese, evitare lo sdoganamento nello scalo marittimo per essere invece trasportate, attraverso il moderno gateway ferroviario di 325.000 mq che collega il porto alla stazione di Rosarno, nei diversi snodi interportuali dove le dovute formalità doganali si svolgono più agevolmente. La sicurezza del trasporto è garantita dal costante monitoraggio satellitare dei container, a opera di un sistema digitale unico in Europa progettato e gestito direttamente da Adm". Questa iniziativa, "che favorisce - si fa rilevare - il trasporto su rotaia a quello su gomma, coerentemente con le politiche di ecosostenibilità e tutela dell’ambiente già promosse da ADM in altri ambiti – segue la realizzazione, nel settembre scorso, del primo Fast corridor in una regione del sud Italia, che collega il porto di Gioia Tauro all’interporto di Bologna".
Di prossima inaugurazione, si fa rilevare, "è, inoltre, il corridoio ferroviario veloce che collegherà il porto calabrese con lo scalo intermodale di Bari. Tali infrastrutture, unitamente alle molte altre progettualità che hanno interessato la Regione sin dall’attivazione della Direzione territoriale ADM per la Calabria, avvenuta nel giugno 2021, mostrano il grande interesse strategico di ADM verso il territorio. Nel porto di Gioia Tauro, risultato il primo in Italia per connettività secondo il Liner Shipping Connectivity Index (classifica stilata dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo Globale) e non a caso individuato come sede regionale ADM, sono movimentati ogni anno quasi 4 milioni di container: una competitività di respiro internazionale sul piano della logistica che lo pone come hub strategico europeo, creando i presupposti per un più marcato sviluppo nelle economie di scala a beneficio dell’intero Sistema Paese, in quanto polo attrattivo di nuovi investimenti produttivi". In tale quadro, "il porto della Piana si candida al centro di più vaste strategie quali lo sviluppo di una Zona Economica Speciale (ZES), l’implementazione di una piattaforma per gestire la catena del freddo (imprescindibile per lo sviluppo dell’industria agroalimentare) e il progetto di un rigassificatore con una capacità di 12 miliardi di metri cubi all’anno"
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