di GABRIELE RUBINO
L'Asp di Catanzaro decide di intervenire sul trasporto dei pazienti emodializzati. O meglio sui rimborsi che erano stati sospesi creando non poche polemiche, condite da sit-in e incontri anche in Cittadella. Con una delibera firmata dal commissario straordinario Ilario Lazzaro, l'Asp di Catanzaro ha deciso "di corrispondere, nelle more delle definitiva regolamentazione regionale delle modalità, dei criteri e dei limiti del rimborso delle spese di trasporto ai nefropatici, agli aventi diritto, sulla base delle certificazioni già prodotte, il rimborso di 1/5 del costo della benzina laddove gli stessi abbiano fatto ricorso al trasporto in ambulanza in presenza di certificazione del centro dialisi".
Nel testo del provvedimento viene ripercorsa la storia recente della vicenda dei rimborsi e l'imbriglio giuridico che ha prodotto la sospensione dei trasporti in ambulanza dall'agosto 2021. Il rimborso vale 45 euro (andata e ritorno) per percorsi urbani e 55 euro più 0,70 centesimi al chilometro per i percorsi extra-urbani in ambulanza. L'intoppo giuridico è che la regolamentazione attuale - stando all'interpretazione dell'Asp- non consente l'instaurarsi di rapporti con i terzi (ad esempio associazioni o altri operatori) ma solo con i pazienti aventi diritto.
Per il momento questo scoglio è stato superato con la sospensione del regolamento aziendale in materia del 2019.
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