Trasporto pazienti emodializzati, l’Associazione “Catanzaro Bene Comune” tra sanità e malapolitica"

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images Trasporto pazienti emodializzati, l’Associazione “Catanzaro Bene Comune” tra sanità e malapolitica"

  21 aprile 2022 11:57

La recente sospensione del servizio di trasporto dei pazienti emodializzati nel territorio dell’ASP di Catanzaro da parte delle cooperative e delle aziende che operano nel settore delle ambulanze, rileva l’Associazione “Catanzaro Bene Comune”, è solo l’ultima delle criticità che riguardano la sanità della nostra città.

L’interruzione delle prestazioni  è dovuta al mancato pagamento dei compensi da parte della Regione agli operatori del settore, probabilmente per una serie di irregolarità amministrative, e "come al solito - si legge in un comunicato stampa dell'Associazione - a pagarne le conseguenze è il paziente fragile e con minori possibilità economiche".

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Ancora: "I cittadini di Catanzaro nel corso degli anni sono stati privati di una serie di servizi, dai trasporti per la chiusura della stazione di Sala, al Porto, eterna incompiuta, dall’Università, con la cessione di una specializzazione di Medicina alla UNICAL, ai beni culturali con l’assegnazione della Soprintendenza Archeologica del centro Calabria alla città di Crotone. Ma oltre a subire gli innumerevoli scippi che hanno depauperato il Capoluogo di Regione, la cittadinanza di Catanzaro è  lesa ogni giorno di più in uno dei diritti fondamentali: il diritto alla salute. Il disastro è sotto gli occhi di tutti dovuto:

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- a una politica governativa che ha assestato dei durissimi colpi all’assistenza socio sanitaria in Calabria, sia imponendo un piano di rientro che ha ridotto i posti letto, rimosso risorse e professionalità, tagliato le risorse finanziarie con indisponibilità di farmaci negli Ospedali, sia designando dei Commissari regionali assolutamente inidonei e scherniti per la loro palese incapacità;

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- a una malapolitica regionale, quella che i Media definiscono erroneamente come malasanità, la cui gestione ha comportato nomine di dirigenti incompetenti o incapaci, e assunzioni che non rispondono a meritocrazia e raggiungimento di obiettivi, ma a logiche nepotistiche e di appartenenza".

Secondo l’Associazione “Catanzaro Bene Comune” questa problematica dovrà necessariamente essere considerata dal futuro Sindaco il quale, seppur non ha possibilità gestionali sulla sanità, è pur sempre la massima autorità in ambito socio sanitario della città, e nella Conferenza dei Sindaci ha un importante ruolo nella programmazione assistenziale.

"Il progressivo decadimento gestionale - si aggiunge - è palese ad iniziare dall’Ospedale Pugliese Ciaccio, ricco in passato di competenze e professionalità, riconosciute in tutta Italia, un fiore all’occhiello della nostra Città,  con reparti che attualmente somigliano a gironi infernali per la precaria e insufficiente assistenza infermieristica, l’ospitalità e il servizio alberghiero a dir poco approssimativo, la ristorazione di pessima qualità. Alcuni reparti, retti da Primari di incerta nomina, non garantiscono la corretta gestione del paziente, con ritardi diagnostici spesso per incomunicabilità tra i vari Dipartimenti, e con interventi terapeutici e chirurgici differiti di giorni anche per le urgenze. Le criticità del Pronto soccorso sono decennali, l’attesa di un accesso perfino per pazienti in condizioni ritenute urgenti si prolunga per molte ore, e la degenza sulla barella può durare un’intera giornata: la carenza cronica di personale ormai allo stremo con  turni massacranti coperti a volte da appena due medici comporta una mancata applicazione di protocolli e procedure. Il Policlinico universitario si è rivelato un vero e proprio tumore per il territorio, sia per la scarsa attività didattica, assicurata solo per pochi giorni la settimana, con docenti che negli altri giorni moltiplicano impunemente le visite private, sia per l’assistenza sanitaria che, per mancanza di Pronto soccorso, è necessariamente programmata, spesso dopo visita intramoenia. La scarsa formazione pratica dei discenti ha importanti ripercussioni sulla assistenza del territorio, dell’ASP e della medicina generale a cui i medici arrivano impreparati anche per i più semplici procedimenti di soccorso e cura. Ma se Atene piange, Sparta non ride e anche la medicina del territorio, gestita dall’ASP di Catanzaro soffre di importanti problematiche dovute a cronica cattiva gestione. Basti pensare che è più semplice acquistare una scrivania piuttosto che una attrezzatura medicale tant’è che i poliambulatori dell’Umberto I e di Catanzaro Lido sono sprovvisti di importanti dispositivi diagnostico-terapeutici, ecografi, strumenti oftalmici, laringoscopi, apparecchiatura per elettromiografia, dermatoscopi, diatermocoagulatori".

Sempre secondo l'Associazione "le più evidenti criticità riguardanti la sanità territoriale sono: 1- Drammatica sottodotazione del personale per mancato tourn over degli operatori sanitari e parasanitari. Nonostante il gran numero di dismissioni dal servizio per età e in forza della legge che ha introdotto la cosiddetta quota 100, l’ASP di Catanzaro non hanno predisposto un piano dei fabbisogni di personale congruo con le necessità del territorio, con mancate assunzioni da oltre vent’anni. Ciò ha comportato un mancato raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, una regressione degli indicatori economici ed assistenziali e una conseguente aumentata migrazione sanitaria. 2- L’assistenza Domiciliare Integrata  e le Cure palliative rappresentano un servizio importantissimo per le cure residenziali di pazienti anziani, allettati e terminali. A causa della mancata assunzione di personale medico, infermieristico e di anestesisti si è determinato un progressivo impoverimento dei due Servizi che, tra l’altro, dispongono di poche auto aziendali, indispensabili per espletare il proprio lavoro. 3- I Poliambulatori del territorio, importanti presidi diagnostico -terapeutici e fondamentali riferimenti per i Medici di Medicina Generale  sono depotenziati per la mancata pubblicazione di ore di specialistica ambulatoriale con carenze di Specialisti nelle branche di Allergologia, Angiologia, Anestesia, Audiologia, Chirurgia Generale, Dermatologia, Diabetologia, Endocrinologia, Geriatria, Medicina del Lavoro, Medicina Veterinaria, Nefrologia e Dialisi, Neuropsichiatria infantile, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Pneumologia, Psichiatria, Radiologia, Scienza dell’Alimentazione, Tossicologia, Urologia. I Poliambulatori inoltre soffrono della carenza di personale amministrativo, infermieristico e mancano, per una adeguata assistenza, di standard strutturali e tecnologici, mortificando le professionalità".

Si sono pertanto dilatati i tempi delle liste d’attesa con appuntamenti rinviati, per alcune specialità, ad oltre un anno.

"Altra situazione che ha creato difficoltà per la cittadinanza è  deliberazione n. 423 del 30/3/2021 della commissione straordinaria dell’Asp avente ad oggetto la reingegnerizzazione del 118. Alcune postazioni di 118 - si legge ancora - sono state private dell’ambulanza medicalizzata sostituita da auto medica, con solo infermiere a bordo, il quale dovrebbe intervenire, valutare il quadro patologico, eventualmente prestare i primi soccorsi e successivamente chiamare l’ambulanza medicalizzata. Come si comprende i tempi di intervento non sono compatibili con le urgenze come infarto, edema polmonare, trauma cranico, per le quali è indispensabile l’arrivo di una ambulanza medicalizzata entro 15 minuti e soccorso in ospedale entro 20- 40 minuti; le conseguenze per la sopravvivenza del paziente sono praticamente nulle. La mancata assunzione di personale sanitario anche nel Dipartimento di Prevenzione comporta nelle Unità operative composte da pochi medici e tecnici della prevenzione una problematica profilassi vaccinale, l’assenza di controlli delle acque potabili, il mancato controllo sugli inquinamenti, insufficienti ispezioni dei cantieri e prevenzione degli incidenti sul lavoro. Il ridotto controllo sulle aziende di produzione primaria, sulla igiene degli alimenti e delle macellazioni, sulle acque comporterà inevitabilmente un aumento dei casi di tossinfezione alimentare e metterà in crisi il sistema di allerta alimentare".

Infine "la scarsa attenzione per la medicina Generale con ritardo nei tempi di sostituzione dei medici di Famiglia pensionati e la  mancata attivazione di guardie mediche estive in zone ad alta vocazione turistica rappresentano, secondo l’Associazione “Catanzaro Bene Comune”, il definitivo segno di decadenza assistenziale e di incapacità programmatica della politica locale".

 

 

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