Trasporto pubblico locale. I sindacati: "Se non saremo convocati dalla Regione convocheremo un secondo sciopero di 8 ore"

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Sindacati

Filt-Cgil, Fit-Cisl. Uiltrasporti, Ugl-Fna, Faisa Cisal della Calabria denunciano il forte ritardo della Regione

  21 ottobre 2020 15:56

Filt-Cgil, Fit-Cisl. Uiltrasporti, Ugl-Fna, Faisa Cisal della Calabria intendono "sottolineare - si legge - il forte ritardo nella convocazione delle Organizzazioni sindacali da parte dell’Assessore regionale ai trasporti per affrontare la vertenza del Tpl che ha già prodotto una prima azione di sciopero lo scorso 4 settembre".

"Dopo quello sciopero - aggiungono - l’assessore ci convocò per l’8 settembre nella cui riunione sono state elencate una serie di criticità nel Trasporto Pubblico locale a cui vanno date risposte per il mantenimento occupazionale, per la tenuta economica e finanziaria delle Aziende e per garantire la mobilità in sicurezza e sufficiente nei territori calabresi. Ad oggi con l’aumento dei contagi da coronavirus e contestuale apertura delle scuole si prospetta una situazione difficile e preoccupante su tutti i fronti per affrontare il diritto alla mobilità dei cittadini assieme alla sicurezza del lavoro nei trasporti".

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"L’insoddisfazione del sindacato è motivata  - affermano - da questa situazione di stallo sui temi posti alla base della prima azione di sciopero di 4 ore del 4 settembre che ha visto una partecipazione dell’85% dei lavoratori a conferma della condivisione delle rivendicazioni alla base della vertenza. Insoddisfazione che aumenta anche per la mancata convocazione del tavolo di confronto che pure l’Assessore ai trasporti si era impegnato a costituire. Abbiamo desistito in questi giorni, per ovvie ragioni di opportunità, dal proclamare la seconda azione di sciopero di 8 ore, ma in assenza della convocazione da parte dell’Assessore regionale per affrontare tutte le questioni aperte e ancora drammaticamente non affrontate saremo costretti ad attivarci in tal senso senza più indugi".

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"La vertenza resta aperta con l’inevitabile avvio di ulteriori azioni di sciopero e manifestazioni di protesta in assenza delle risposte - concludono - ai problemi drammatici del Trasporto Pubblico calabrese.

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