Nuovi ostacoli per la Trasversale delle Serre. Il consiglio comunale di Satriano ha approvato, con il voto della sola maggioranza, il nuovo, contestato progetto Anas della superstrada, nell'ultimo tratto tra lo svincolo di Gagliato e la costa jonica, ma la minoranza intende trasmettere gli atti al Prefetto.
Il dubbio dei due gruppi di opposizione di Satriano è che la procedura di approvazione attivata in aula non sia esattamente in linea con quanto previsto dalla legislazione vigente in tema di strade, appalti e opere pubbliche. “Una forzatura causata da un'errata interpretazione delle norme” secondo l'opinione di Pietro Curatola, capogruppo di “Orizzonte 2030”. Posizione condivisa anche dai consiglieri di “Progetto Civico”, guidati da Francesco Maida. Da qui la decisione di rimandare a Catanzaro tutta la documentazione, per un primo controllo di legittimità della delibera. Ma non si esclude un successivo coinvolgimento anche dell'Anac, l'autorità nazionale preposta ai controlli di trasparenza sui contratti pubblici. Terreno di scontro, la posizione dei consiglieri in cosiddetto “conflitto d'interesse” perché proprietari di attività, terreni o immobili interessati da espropri e lavori, o comunque con vincoli di parentela con soggetti potenzialmente “toccati da interessi” lungo il tracciato della superstrada. Per l'opposizione, avrebbero dovuto tenersi fuori da tutta la discussione e dal voto sull'opera, in quanto “Tronco unico” all'ordine del giorno. Interpretazione diversa da parte della maggioranza che, con il supporto di differenti pareri urbanistici e amministrativi, ha rilevato la legittima possibilità di frazionare la votazione in più punti, per singole “particelle”. “Un obbrobrio procedurale” l'accusa delle minoranze che puntano l'indice contro “la chiusura totale al confronto” da parte del sindaco, Massimiliano Chiaravalloti. Quest'ultimo, da parte sua, continua ad affermare la necessità di velocizzare l'iter senza ulteriori indugi per rendere finalmente realizzabile un'infrastruttura “che farà la storia” perché “attesa da oltre cinquant'anni”. Altro capitolo critico “che verrà sollevato nelle sedi preposte” dalla minoranza è l'utilizzo di un precedente progetto del 2012 come preliminare, pur in presenza di una documentazione tecnica “oggi completamente stravolta dall'Anas”. “Quel preliminare non dà più le linee guida per la nuova opera, così come adesso la vuole l'Anas e inoltre il comune di Davoli, rispetto a quella vecchia progettualità, non c'è più” l'analisi di Curatola. Argomenti che infiammano il dibattito politico a pochi giorni dalla Conferenza dei Servizi che dovrà dare il definitivo via libera ai cantieri.
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