Tre giovani calabresi nominati Alfieri della Repubblica da Mattarella: ecco chi sono

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Una giovane catanzarese e due cosentini ricevono la prestigiosa nomina dal Presidente della Repubblica

  06 febbraio 2023 14:13

Ci sono anche tre giovani calabresi tra i 30 ragazzi premiati dal Presidente della Repubblica con la nomina ad Alfieri. La solidarietà per la pace è il tema prevalente che ha ispirato nel 2022 la scelta dei giovani Alfieri in una selezione orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell’ambito di un’accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere.

Tra i tanti premiati, dunque, anche tre giovani rappresentanti della Calabria. Sono Maria Grazia Fragale, Elisaveta Petronela Merfu e Francesco Spataro.

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Maria Grazia Fragale, classe 2005, è residente a Serrastretta, in provincia di Catanzaro. Il riconoscimento le è stato conferito "Per la testimonianza di solidarietà che ha offerto nelle sue diverse attività. Per aver favorito l’integrazione di una ragazza ucraina all’interno della classe e per aver aiutato alcuni rifugiati ucraini nell’apprendimento della lingua italiana".

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Nonostante la giovane età, infatti, Maria Grazia ha deciso di mettere una grande parte del proprio tempo libero a servizio degli altri. Le sue energie sono rivolte principalmente verso i bambini per i quali organizza attività in parrocchia cercando, attraverso la recitazione, il canto, la musica e i giochi, di trasmettere loro alcuni valori fondamentali, primo tra tutti quello della convivenza pacifica e della solidarietà. Maria Grazia si è distinta per generosità e spirito di accoglienza anche nei confronti di una ragazza ucraina, che ha affiancato a scuola e aiutato, con grande discrezione, facilitandone l’inserimento all’interno della classe. Non ha fatto mancare il proprio aiuto per l’apprendimento della lingua italiana ad altri rifugiati ucraini, ospiti temporaneamente nel nostro Paese.

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Elisaveta Petronela Merfu, nata invece nel 2003, è residente a Scalea, nel cosentino. La nomina di questa giovane calabrese le è valsa "Per l’impegno sociale e l’attività di volontariato che ora svolge in favore dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita".

Elisaveta è di origini rumene. Dalletà di nove anni ha partecipato a un progetto di Save the Children, che mirava a stimolare la partecipazione dei giovani alla vita scolastica. Nel periodo delle scuole medie ha iniziato a frequentare il Punto Luce, uno spazio ad alta densità educativa, in cui Elisaveta Petronela ha trovato opportunità formative ed educative che la sua famiglia non le avrebbe potuto garantire. E in quegli anni che Elisaveta Petronela ha deciso di impegnarsi come componente attiva della rete Crescere al Sud, realizzando inchieste sui diritti negati a bambini e ragazzi nel territorio di Scalea e partecipando a iniziative antimafia. È tra i membri fondatori del gruppo Sottosopra Scalea - Movimento giovani per Save the Children, che promuove campagne contro il bullismo e le discriminazioni. Da beneficiaria che era, adesso è una volontaria del Punto Luce impegnata nei laboratori di cittadinanza attiva.

Il terzo ed ultimo premiato per la Calabria è Francesco Spataro, classe 2006, residente a Celico, anche lui nel cosentino. "Per la generosa attività di volontariato attraverso la quale cerca di sensibilizzare i coetanei sullimportanza della condivisione e sul valore del cibo" la giustificazione della Presidenza della Repubblica per la nomina attribuitagli.

Francesco, impegnato fin da piccolo nello scoutismo, dal 2017 collabora attivamente come volontario del Banco Alimentare per sensibilizzare quante più persone possibile sul valore del cibo, limportanza della condivisione e la lotta allo spreco. Ogni anno, in occasione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, si spende per diffondere a scuola limportanza di questa iniziativa, riuscendo a coinvolgere amici e coetanei. Francesco è molto determinato nel diffondere messaggi di solidarietà e condivisione, convinto che una maggiore giustizia nella distribuzione degli alimenti aiuti a contrastare le povertà e a rafforzare la coesione della società.

"I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare - scrive il Quirinale - ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani".

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