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Tre ospedali in poche ore: il figlio di una paziente 90enne di Chiaravalle tira dritto e valuta di scrivere al ministro della Salute e al presidente del Consiglio
Un elogio, invece, a chi si è preso cura di sua madre, come il dirigente e tutto il personale (medici, infermieri, ausiliari e Oss) del Policlinico di Germaneto
17 maggio 2020 19:19Al ministero della Salute e alla presidenza del Consiglio dei ministri. Per quella notte da incubo tra Chiaravalle Centrale, Catanzaro, Soverato e, infine, al Policlinico di Germaneto, il figlio della paziente sballottata in tre ospedali in poche ore vuole andarci fino in fondo.
E così, l'intenzione che in queste ore sta muovendo il figlio della novantenne è di portare a conoscenza direttamente i più alti titolari della sanità nazionale e dell'esecutivo che governa il Paese.
Per la vicenda che ha visto sua madre trasferita in tre ospedali in poche ore, le domande dopo esattamente un mese sono rimaste invariate: "Come mai il personale degli ospedali di Soverato e Catanzaro non si mettono d'accordo su dove portare la paziente? Come mai tutto questo ritardo con una sola ambulanza per fare questo trasferimento? Come mai non mandano l'esito del tampone, anche se negativo?”.
Un elogio, invece, a chi si è preso cura di sua madre, come il dirigente e tutto il personale (medici, infermieri, ausiliari e Oss) del Policlinico di Germaneto. Un'attenzione speciale che ha permesso di far stare meglio l'anziana, nonostante qualche piccolo problema di pressione Una questione di gentilezza e garbo, dunque, al di là delle cure mediche che ha permesso al figlio della 90enne di dire un sincero "grazie" agli operatori sanitari dell'ospedale di Gemaneto.
