“Visto l’intensificarsi di richieste da parte di molti Sindaci della fascia tirrenica calabrese alle Autorità aziendali dell’alta velocità ferroviaria - che già da adesso e sempre di più nei prossimi anni caratterizzerà il sistema del trasporto ferroviario calabrese” - il consigliere regionale Marcello Anastasi di Io resto in Calabria, “dopo aver sentito il sindaco della città Aldo Alessio” interviene in merito.
“Evidente - sottolinea Anastasi - il rischio che nelle plurime richieste legittimamente avanzate dai primi cittadini col dito alzato per prenotarsi una possibile fermata nei propri comuni si depotenzi la vera funzione del servizio dell’alta velocità prevista per favorire l’utenza a percorrere lunghe distanze nel più breve tempo possibile. Un altro potenziale rischio è quello di penalizzare gli scali ferroviari effettivamente dotati dei requisiti necessari per l’alta velocità che hanno da sempre servito vaste realtà sia dal punto di vista territoriale che demografico cui andrebbero riconosciute le giuste motivazioni, a tutt’oggi valide, per essere poste ad un’attenta e seria osservazione al fine di riformulare un nuovo piano per il trasporto pubblico che contempli la valenza di Gioia Tauro e ne riveda il suo coinvolgimento. Tutto questo per soddisfare le esigenze dell’altissimo bacino di utenza della Piana di Gioia Tauro seguendo logiche di programmazione del ‘servizio fermate’ che preveda possibilmente un’equa suddivisione del numero delle soste dei treni ad alta velocità nelle importanti stazioni poste nel medesimo contesto territoriale. Alle massime rappresentanze dell’Alta politica, di Freccia Rossa, Italo, segnalo che Gioia Tauro, è la 2^ città per numero di abitanti, dopo Reggio Calabria e costituisce il centro nevralgico della Piana che abbraccia 38 comuni. È la città del porto, il più grande terminal per il transhipment presente in Italia ed uno dei più importanti hub del traffico container nel bacino del Mediterraneo”.
Il consigliere regionale Marcello Anastasi (Io resto in Calabria) evidenzia inoltre che “Gioia Tauro è l’unica stazione, insieme ad Agropoli, ad essere stata ristrutturata proprio in vista dell’alta velocità. È fornita, infatti, di 4 ascensori che servono ai viaggiatori per spostarsi da un binario all’altro. È dotata di 5 binari di circolazione di cui 4 ‘banalizzati’ (a doppio senso) per i treni ad alta velocità. La stazione è fornita di bagni, costruiti con l’osservanza delle nuove tecniche, e anche di sala nurse. Offre diversi servizi: un bar/ristorante arredato in stile inglese, un’edicola, una biglietteria e rondelli di ingresso da due lati. Il marciapiedi di attesa è fornito di panchine per i viaggiatori. Nell’area di pertinenza della stazione ci sono almeno 100 parcheggi che garantiscono condizioni di sicurezza. All’interno della Stazione c’è la postazione della Polizia Ferroviaria, già stazione madre, con giurisdizione da Bagnara ad Eccellente. Inoltre, la centralità della stazione la rende facilmente raggiungibile sia dallo svicolo autostradale che dal litorale ionico. Attraverso l’autorevole consulenza di Totò Rotolo, capostazione di Gioia Tauro per un’intera vita professionale, desidero puntualizzare che la stessa stazione è stata ristrutturata proprio in vista dell’alta velocità grazie ai Fondi Europei, oltre 38milioni di euro. Pertanto, merita la fermata di tutti i treni quali Freccia Rossa, Italo ecc. La mancata considerazione delle suddette evidenze da parte delle autorità politiche centrali e locali, significherebbe sprecare ingenti stanziamenti pubblici”.
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