Trenta posti per disabili passano da Andali a Marcellinara: i documenti della procedura

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Foto di archivio

Nel verbale della Conferenza dei sindaci dell'Ambito Catanzaro, il dirigente spiega le "motivazioni imprenditoriali" dietro il trasferimento

  26 agosto 2022 17:37

Trenta posti dedicati ai disabili si spostano da Andali a Marcellinara. E’ la rilevante operazione che si è consumata nelle ultime settimane fra gli uffici delle Politiche sociali del Comune di Catanzaro (comune capo Ambito) e la conferenza dei sindaci. Via libera anche alla voltura, infatti la società (Social Service Srl) che gestiva la struttura San Pio di Andali ha ceduto questo ramo di azienda ad un’altra (Vivere Insieme), e in più c’è anche il cambio del nome da ‘San Pio’ a ‘Villa S. Elia’.

La procedura sul centro diurno per disabili da trenta posti era ‘giacente’ da tempo nei cassetti, ma appunto si è sbloccata proprio a cavallo fra le elezioni nel Capoluogo e l’insediamento della nuova Amministrazione. Per la verità dalle Politiche sociali del Comune Capoluogo la determina che concedeva l’accreditamento provvisorio (fino al 31 dicembre in attesa di questo istituzionale) e appunta dava l’ok alla relativa voltura dell’autorizzazione al funzionamento e dell’accreditamento appannaggio della nuova proprietà è datata domenica 26 giugno, il giorno del ballottaggio.

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Per proseguire con il trasferimento da Andali a Marcellinara era necessario comunque passare dalla conferenza dei sindaci. Circostanza che è avvenuta circa un mese dopo. Il 22 luglio scorso, e presenziare c’era il nuovo assessore comunale Venturino Lazzaro, la pratica passò all’unanimità e con una pagina di verbale. Dal documento emerge, come per stessa ammissione del vicesindaco di Andali il centro ‘San Pio’ “funzionava poco”, anche se da altri atti risultava essere “chiuso”, con il Covid che ha dato la botta di grazia. Il dirigente comunale Antonino Ferraiolo (e direttore dell’Ufficio di Piano) precisava che lo “spostamento da un Comune all’altro soggiace a motivazioni di tipo imprenditoriale”. Agli atti non emergono interventi del vicesindaco di Marcellinara, ancorché presente, e comunque non c’è traccia di alcuna relazione tecnica dell’Ufficio di Piano che acclarasse le circostanze del trasferimento. Dai requisiti delle strutture alla domanda delle zone coinvolte sui disabili (Andali e Marcellinara non sono proprio a due passi) e tutte le altre 'specifiche' normalmente richieste in casi del genere. Soprattutto per questo motivo la precedente Amministrazione aveva deciso di lasciare ‘giacente’ la pratica, appunto fino a ulteriori chiarimenti.

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Peraltro (e questa è una buona notizia), la Regione ha archiviato la minaccia di commissariamento rivolta al Comune sull'adozione del Piano di zona. Quello attualmente elaborato e valido per la Regione contiene i trenta posti per disabili ad Andali o a Marcellinara? 

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