Incendio agli stabilimenti Guglielmo a Copanello, indagine archiviata a carico di Carè

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Il Tribunale di Catanzaro
  17 luglio 2025 12:32

Con ordinanza depositata il 16 luglio 2025, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Luca Bonifacio, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale a carico di Raffaele Carè (difeso dall'avvocato Antonio Ludovico), indagato nell’ambito dell’inchiesta sull’incendio avvenuto nel luglio 2022 presso lo stabilimento della Guglielmo S.p.A., nella frazione Copanello del Comune di Stalettì.

La decisione del GIP arriva al termine di un lungo e articolato percorso investigativo, avviato dalla denuncia presentata dal presidente della società colpita, che aveva riportato ingenti danni materiali ma aveva dichiarato di non avere sospetti specifici. L’origine dolosa dell’incendio era stata ricondotta al lancio di un razzo di segnalazione nautica, partito da una collinetta retrostante l’azienda.

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Nella fase successiva, l’indagine si era orientata anche verso Carè, sulla base delle dichiarazioni dell’ex collaboratore di giustizia Saverio Giampà, già condannato per calunnia e false informazioni al Pubblico Ministero. Tuttavia, come sottolineato dal Pubblico Ministero nella richiesta di archiviazione, tali dichiarazioni si sono rivelate prive di riscontri concreti e caratterizzate da “scarsa coerenza” e da “fonte confidenziale” non verificabile.

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Il giudice Bonifacio ha fatto proprie le argomentazioni della Procura, ritenendo che l’intera attività investigativa non abbia prodotto elementi idonei ad attribuire responsabilità penali a Raffaele Carè, nonostante l’opposizione presentata da alcune parti civili. In particolare, il GIP ha evidenziato l’assenza di qualsiasi riscontro oggettivo alle accuse dell’ex collaboratore e ha ritenuto esplorative e marginali le richieste di ulteriori approfondimenti avanzate dalle difese opponenti.

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Nel provvedimento si legge infatti che “la fonte dichiarativa (di Giampà), la cui credibilità appare ictu oculi compromessa, non ha trovato alcun riscontro nemmeno nelle ampie attività di captazione e monitoraggio effettuate nei confronti di Carè, il quale ha sempre mantenuto una condotta coerente con la propria estraneità ai fatti”.

Con l’ordinanza emessa, il procedimento viene dunque definitivamente archiviato e gli atti restituiti alla Procura della Repubblica.

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