Nota del capogruppo dell’Udc, Antonio Triffiletti, e del consigliere comunale Giovanni Merante:
“Prendiamo atto con estremo sollievo dell’addio all’Udc annunciato dal signor Enrico Consolante. Nei mesi scorsi avevamo accolto la sua adesione al partito con entusiasmo pur sconsigliati, nel merito, dal suo vecchio gruppo politico d’appartenenza. Avevamo accolto il signor Consolante a braccia aperte pensando che il suo ingresso segnasse un momento di crescita tangibile per l’Udc, in particolare all’interno del Consiglio comunale del capoluogo calabrese. Speravamo, infatti, che il signor Consolante apportasse un fattivo contributo al nostro percorso.
Col passare del tempo, tuttavia, abbiamo nostro malgrado dovuto ricrederci sulla sua attendibilità. Affermazione, la nostra, che potremmo anche dimostrare con dovizia di particolari e in maniera circostanziata. Riteniamo che il signor Consolante abbia creduto, allontanandosi dal suo vecchio gruppo consiliare, di poter utilizzare l’Udc come mero strumento di approvvigionamento politico, cioè nell’interesse di una crescita politica e amministrativa esclusivamente personale.
Il tentativo di essere candidato alle elezioni provinciali, o la sua reiterata richiesta di entrare in un eventuale rimpasto di giunta comunale, sono stati uno stillicidio, che nulla ha a che vedere con i modi e metodi politici dell’Udc. In questi mesi abbiamo riscontrato la scarsissima attitudine al confronto del signor Consolante, unita a una marcata voglia di protagonismo, come dimostrato dalla sua ostinata ricerca di una visibilità sulla stampa. Per sintetizzare: ha badato più alla forma che alla sostanza nonostante fosse stato delegato dal sindaco a materie importantissime come quella alla Viabilità e al Traffico.
Dobbiamo destituire di qualsiasi fondamento, pertanto, l’affermazione secondo la quale il signor Consolante sia stato abbandonato nella sua azione politica e amministrativa. Semmai, ci preme evidenziare come il signor Consolante abbia fin dall’inizio provato a indebolire un progetto nel quale continuiamo a credere. Avevamo accolto nel gruppo una persona che ha poi cercato di trasformarsi in asso pigliatutto. Lo ringraziamo per aver tolto il disturbo prima che lo espellessimo noi e gli auguriamo, chiaramente, le migliori fortune umane e politiche”.
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