Tropea "Borgo dei borghi 2021". Bova (Italia Nostra Catanzaro): "Un auspicio per lasciarsi alle spalle il sentimento d’inferiorità di noi calabresi"

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Elena Bova, presidente Italia Nostra Catanzaro
  05 aprile 2021 12:14

di ELENA BOVA*

Una bellissima notizia per la Calabria: Tropea il borgo più bello d’Italia. Un inizio un auspicio per “innalzare la bandiera di una rivolta ideale… (Vito Teti)”, per lasciarsi alle spalle il sentimento d’inferiorità e assenza di identità di noi calabresi. Le nostre bellezze sono ancora troppo poco conosciute, amate, difese, come non fossero state  interiorizzate, si da farci sentire orfani di una terra che non ci appartiene.

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La valorizzazione delle nostre bellezze storiche, naturali, paesaggistiche sono la principale ricchezza e risorsa dalla quale la Calabria può ripartire per costruire il progresso della regione, per dare un futuro ai nostri giovani colti costretti all’emigrazione del terzo millennio, quella, molto più pesante, dei cervelli.

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La Calabria ha avuto un mare di risorse pubbliche interamente sempre sprecate, per uno “sviluppo imitativo” del modello di industrializzazione del nord. Il quinto centro siderurgico nella Piana di Gioia Tauro, la Liquichimica a Saline Ioniche, e tanti altri. Il nostro è diventato un paesaggio di archeologia industriale. Abbiamo fatto di molti chilometri delle nostre belle coste colate di cemento e prodotto gli “ecomostri” che aspettano ancora di essere abbattuti. Oggi stiamo violentando il nostro paesaggio trasformandolo in un cimitero di alieni chiamate pale eoliche. Chiamiamo tutto questo “sviluppo”. Lo hanno sempre chiamato cosi e la Calabria è negli indici socio-economici sempre l’ultima d’Italia. Le pale eoliche non sono sequestratori di co2 nell’atmosfera, dei quali abbiamo estremo bisogno per ridurre l’effetto serra causa del riscaldamento globale, mentre arrecano gravi danni, ampiamente documentati, all’assetto e la tenuta del territorio. Colpiscono irrimediabilmente la bellezza ed il sentimento identitario dei calabresi oltraggiando il nostro paesaggio. Leggiamo dal  Sole 24 Ore del 2 aprile che il green deal della Ue, cui sono legati i piani di ripresa, impone all’Italia di installare impianti di 120mila megawatt,6.500 l’anno. I nuovi impianti dovrebbero essere installati quasi tutti al Sud. La Puglia che è già la regione con la maggiore produzione di eolico dovrebbe essere destinataria di molti nuovi impianti. 

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Italia Nostra Catanzaro ha già promosso una moratoria per impedire nuove istallazioni di pale eoliche in Calabria che, oltre ad avere centinai di adesioni in tutta Italia, ha ottenuto un primo risultato: la decisione dell’Assessore all’ambiente della Regione Calabria Sergio De Caprio che blocca nuovi impianti in attesa del Piano paesaggistico regionale. Una decisione in assoluta controtendenza per la difesa di enormi interessi economici e capitali che girano intorno al “business” dell’eolico”.

 La Calabria non può rimanere sola nella difesa dell’art. 9 della costituzione che tutela il paesaggio tra i beni pubblici fondamentali da difendere. E’ arrivato il momento di “innalzare la bandiera di una rivolta ideale…” delle nostre terre del Sud.

*Presidente Italia Nostra Catanzaro   

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