Truffa a gestori telefonici, indaga la Procura di Catanzaro: nei guai un avvocato

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Truffa a gestori telefonici, indaga la Procura di Catanzaro: nei guai un avvocato

  15 settembre 2022 14:10

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Potenza, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro, ha eseguito una perquisizione nei confronti di un noto avvocato del foro di Benevento.

In particolare, le investigazioni della Finanza di Potenza hanno portato alla ricostruzione di un sistema fraudolento posto in essere attraverso la presentazione, presso compiacenti Giudici di Pace dislocati nel territorio del capoluogo lucano, di un quantitativo enorme di ricorsi tesi all'ottenimento di decreti ingiuntivi, muniti della provvisoria esecutività.

Banner

Il sistema inventato dal professionista era molto semplice: presentava un imponente numero di ricorsi, all'incirca tre/quattrocento alla volta per l'ottenimento di decreti ingiuntivi, unitamente ai precetti per il pagamento delle competenze legali. Nel dettaglio, chiedeva ai gestori telefonici l'esibizione dei contratti stipulati, spesso on line, dalla clientela, eccependo
anomalie nel funzionamento della linea o altri disservizi.

Banner

Considerato che le società non riuscivano a far fronte alle richieste in tempi brevi, immediatamente dopo richiedeva un decreto ingiuntivo, munito di provvisoria esecutività, per il pagamento di una somma a titolo di risarcimento del danno e la liquidazione del proprio onorario, ottenendo, cosi, la soddisfazione alle proprie pretese.

Banner

I finanzieri hanno inoltre riscontrato che gli stessi magistrati aditi, peraltro, non eccependo la propria incompatibilità, poiché i ricorsi non avevano alcun legame con la competenza territoriale del proprio Ufficio, avrebbero tratto indebiti benefici economici, dal compenso loro spettante per ciascuna causa "a fotocopia" trattata.

I preliminari approfondimenti, condotti dalla Guardia di Finanza, hanno portato a riscontrare come spesso i ricorsi fossero stati presentati anche in assenza di mandato degli asseriti ricorrenti interessati, falsificandone la firma autografa.
Le indagini proseguono con l'esame della documentazione sequestrata.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner