Tulelli (Universo Minori): “La cruda realtà delle fabbriche tessili di Dhaka dove i bambini lavorano per sopravvivere”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Tulelli (Universo Minori): “La cruda realtà delle fabbriche tessili di Dhaka dove i bambini lavorano per sopravvivere”
Rita Tulelli, presidente dell'associazione "Universo Minori" di Catanzaro
  11 maggio 2024 07:06

L’ Avvocato Rita Tulelli- in qualità di presidente dell’associazione “Universo Minori”-  ci tiene a sottolineare “l’importanza di affrontare la grave problematica dei bambini che lavorano nelle fabbriche tessili di Dhaka, la capitale del Bangladesh essi sono diventati un simbolo di sfruttamento e ingiustizia. Al centro di questa storia travolgente ci sono decine di bambini, costretti a lavorare nelle condizioni più disumane per sostenere sé stessi e le proprie famiglie. Questo articolo getta luce su una realtà oscura che spesso rimane nascosta dietro i prodotti tessili che indossiamo ogni giorno. In molti paesi in via di sviluppo, l'infanzia è spesso sacrificata sull'altare della povertà e della disperazione economica. Dhaka, con la sua vasta industria tessile, non fa eccezione. Bambini provenienti dalle zone rurali povere del Bangladesh vengono spesso venduti o costretti a lavorare nelle fabbriche tessili per aiutare le loro famiglie a sopravvivere. Molti di questi bambini iniziano a lavorare già all'età di cinque o sei anni, sacrificando così il loro diritto a un'infanzia normale e a un'istruzione adeguata. Il lavoro minorile nelle fabbriche tessili è illegale, ma la mancanza di applicazione delle leggi e la corruzione generalizzata permettono a questa pratica di continuare indisturbata. Le fabbriche tessili di Dhaka sono notorie per le loro condizioni di lavoro pericolose e insalubri. I bambini che lavorano qui sono esposti a una serie di rischi, tra cui incidenti sul lavoro, esposizione a sostanze chimiche nocive e sfruttamento sessuale.Le lunghe ore di lavoro, spesso fino a 12-14 ore al giorno, sono la norma. I bambini sono costretti a lavorare in ambienti sovraffollati e mal ventilati, senza alcuna protezione adeguata. Le pause sono rare e i lavoratori ricevono salari miserabili che a malapena permettono loro di sopravvivere. Il lavoro minorile nelle fabbriche tessili ha gravi conseguenze sulla salute e sul benessere dei bambini coinvolti. Molte di queste giovani vite sono segnate da malattie croniche, lesioni fisiche e problemi psicologici derivanti dallo stress e dalla pressione costante di dover lavorare per sostenere le proprie famiglie. L'accesso a cure mediche è limitato, e spesso i bambini non ricevono l'assistenza di cui hanno bisogno a causa della mancanza di risorse e dell'indifferenza dei loro datori di lavoro. Mentre i bambini di Dhaka lottano per sopravvivere nelle fabbriche tessili, le aziende occidentali continuano a trarre profitto dalla loro miseria. Molte di queste aziende subappaltano la produzione ai fornitori in Bangladesh, ignorando deliberatamente le condizioni inaccettabili in cui i loro prodotti vengono realizzati. Sebbene alcune aziende abbiano promesso di adottare politiche etiche e di responsabilità sociale d'impresa, troppo spesso queste dichiarazioni si rivelano vuote di significato. È necessario che le aziende occidentali assumano la responsabilità delle loro catene di approvvigionamento e garantiscano che i loro prodotti non siano realizzati attraverso lo sfruttamento dei bambini. Il lavoro minorile nelle fabbriche tessili di Dhaka è una violazione dei diritti umani fondamentali e una tragedia che richiede un intervento urgente. Il governo del Bangladesh deve fare di più per proteggere i bambini vulnerabili e garantire che ricevano un'istruzione adeguata e un ambiente sicuro in cui crescere. Le aziende occidentali devono assumersi la loro parte di responsabilità e impegnarsi per porre fine allo sfruttamento dei bambini nelle loro catene di approvvigionamento. I consumatori hanno anche un ruolo cruciale da svolgere, facendo pressione sulle aziende per garantire che i loro prodotti siano realizzati in modo etico e sostenibile. Solo attraverso uno sforzo collettivo e una determinazione incrollabile possiamo sperare di porre fine a questa ingiustizia e assicurare un futuro migliore per i bambini di Dhaka e di tutto il mondo”. 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner