Turismo assente a Cutro, Lerose: “Serve visione, non proclami”

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  07 giugno 2025 19:28

”Possibile che l'amministrazione, e in particolare l'Assessore al Turismo, non riesca a pensare ad una programmazione estiva? Sulle spiagge di Cutro tutto sembra ancora fermo, spiagge pronte abbondonate ma servizi assenti, promozione turistica inesistente. In una località turistica come il litorale Cutrese che vive e dovrebbe vivere anche e soprattutto di turismo, è lecito chiedersi: l'Assessore al Turismo del Comune di Cutro dov'è?”. Lo afferma in una nota Salvatore Lerose, già Funzionario Regione Calabria. 

“Possibile che l'Amministrazione comunale, e in particolare l'Assessore al turismo, non riesca ancora a gestire una programmazione della stagione estiva?, non si chiedono miracoli, si chiede organizzazione, visione, cura, e soprattutto rispetto per la città  di Cutro, per gli operatori turistici che investono in un contesto fragile , e per i visitatori che ecelgono le nostre località balneare San Leonardo di Cutro e Steccato di Cutro, sperando di trovare una destinazione all'altezza delle sue promesse.
Ricoprire il ruolo di Assessore al Turismo del Comune è una responsabilità precisa: valorizzare il territorio, promuoverlo, renderlo attrattivo con i suoi 7 chilometri di costa. Il problema è che oggi, non si vedono strategie chiave ne un progetto e ne un piano operativo degno di questo nome.

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Non è uno sfogo, è un appello. I cittadini hanno diritto a un'istituzione che lavori per il territorio e non si limiti a gestire la routine. Il Turismo non è un settore secondario è una risorsa economica, culturale e sociale, che necessita di una visione, una competenza e un reale interesse per il futuro di Cutro. Spiagge da cartoline, tradizione e sapori autentici, Cutro e le frazioni dovrebbero essere un polo strategico.

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Invece si presenta con marciapiedi sconnessi, segnaletica inesistente, aree trascurate e senza trasporti da Cutro verso il mare è viceversa. La responsabilità, è chiaro ricade in primis sull'Amministrazione comunale, che sembra limitarsi a gestire l'ordinario con progetti approvati da altri, ignorando che il turismo richiede visione, investimenti, dialogo con gli operatori turistici del territorio. Non è più tempo di alibi ne di proclami, servono fatti concreti”.

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