“Negli ultimi giorni si disquisisce, in larga misura in modo superficiale, della pericolosità dei cani che si muovono in gruppo in alcune zone della città di Catanzaro. Da amministratori, però, si ha il dovere di affrontare un problema fin dall’origine. Cosa avrebbe già dovuto fare il Comune in questa circostanza? - è quanto si legge in una nota stampa del capogruppo di Cambiavento e consigliere comunale Gianmichele Bosco - Da tempo, decisamente troppo, è depositata presso gli uffici dell’amministrazione comunale una bozza di regolamento di tutela e sanità animale. La nuova disciplina si pone come obiettivo la corretta convivenza tra uomo e animale, nonché di promuovere e sostenere iniziative e interventi per la conservazione degli ecosistemi e degli equilibri ecologici che interessano le popolazioni animali".
"Dunque, fra le altre cose, - prosegue Bosco - questo strumento regolatorio avrebbe favorito l’intervento di volontari finalizzato ad assistere gli animali, evitando magari il verificarsi di alcuni spiacevoli episodi, alcuni dei quali peraltro “condizionati” da condotte umane non proprio irreprensibili. Come detto, il regolamento è rimasto sepolto nei cassetti. È assurdo che questa amministrazione non abbia alcuna prospettiva, è assurdo che non si prevedano dei luoghi appositi, al di fuori del canile comunale sito, peraltro, al di fuori del territorio municipale, dove poter prendersi cura degli animali. Tempo addietro, il Consiglio comunale ha approvato un altro regolamento, quello delle aree per la sgambatura degli animali. Peccato tuttavia che, da allora, nessuna area sia stata individuata. Un altro flop. Troppo semplicistico dare la colpa agli amici animali a quattro zampe quando nessuno si è mai occupato delle loro esigenze. Il mio auspicio è che si torni quanto prima a ridiscutere il regolamento sulla tutela degli animali. Dopodiché occorre avviare un’operazione congiunta con tutte le associazioni e i volontari animalisti - conclude la nota - per affrontare il tema con cognizione di causa ed esperienza sul campo, non con la solita superficialità che contraddistingue l’amministrazione Abramo”.
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