Nella giornata di ieri, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia (DIGES) dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, è stato promosso, in sinergia fra i Dottorandi di Ricerca dell’Umg e ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia), l’incontro “Alla Ricerca della Ricerca. Missione Adi”, al fine di discutere delle criticità e delle attuali istanze in termini di tutela dei diritti dei dottorandi e dei dottori di ricerca e della necessità di delineare il ruolo dei medesimi all’interno della comunità accademica nonché possibili soluzioni atte a migliorare le esperienze formative di ricerca.
Presenti all'incontro, il rettore Giovambattista De Sarro, il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Sociologia UMG Catanzaro, Geremia Romano, il Professore Giovanni Cuda, Ordinario di Biologia molecolare e Coordinatore del corso del Dottorato di Ricerca in Oncologia Molecolare e Traslazionale e Tecnologie Medico Chirurgiche Innovative UMG Catanzaro, il Professore Fulvio Gigliotti, Ordinario di Diritto Privato e Coordinatore del corso del Dottorato di Ricerca in Diritto della società digitale e dell'innovazione tecnologica.
A introdurre e moderare gli interventi dei relatori Rosa Fioravante, Segretaria Nazionale ADI, Ludovico Montebianco Abenavoli, Associato in Malattie dell’apparato digerente e Direttore della Scuola di Specializzazione Malattie dell’Apparato Digerente; Stefano Zoccali, Dottore di Ricerca in Diritto Penale, già Coordinatore ADI Catanzaro; Maria Carlotta Rizzuto, Ricercatrice in Diritto Privato, già Delegata Regionale ADI Calabria – i dottorandi di ricerca Domenico Fuscà, Ludovica Zoccali, Lidia Vescio e Angelo Falzea.
Affidate le conclusioni a Giovanni Pio Oliverio, Rappresentante Consulta Nazionale degli Studenti Universitari, ed a Emanuele Pasquale Scigliano, Senatore Accademico Area Giuridica UMG.
Sono stati evidenziati i contributi significativi che i dottorandi apportano al sistema di ricerca italiano. Tuttavia, pur rappresentando una risorsa fondamentale per il progresso scientifico, l'innovazione e la crescita economica del paese, molte sono le criticità da affrontare, quali fra tutte la mancanza di certezza occupazionale, il supporto economico limitato e le difficoltà nell'equilibrare gli obblighi di ricerca con gli impegni accademici e di vita privata.
Inoltre, diversi gli spunti di riflessione che hanno focalizzato l’attenzione sul rafforzamento delle politiche di tutela e sul sostegno finanziario, evidenziando come l’Italia sia fanalino di coda in Europa e, più in generale, tra i paesi più tecnologicamente avanzati, sia per quanto concerne il numero di dottorati di ricerca che relativamente all’ammontare economico della borse, e auspicando l’implementazione delle misure volte a garantire una maggiore stabilità economica ai giovani ricercatori, attraverso l'aumento delle borse di studio e l'accesso a maggiori finanziamenti per la ricerca. Altrettanto significative le direttrici di intervento sul riconoscimento delle competenze acquisite dai dottorandi durante il loro percorso di ricerca, al fine di favorirne l'inserimento lavorativo tanto nel settore accademico quanto in quello pubblico e privato.
Al termine dell’incontro si è condiviso l’impegno a voler ricostituire una sede ADI in Catanzaro, per monitorare e tutelare l’andamento dei percorsi formativi di dottorato.
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