“Tutela e assistenza per i minori con disagio”, la Fidapa di Catanzaro avvia il 2023 proseguendo la sensibilizzazione

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images “Tutela e assistenza per i minori con disagio”, la Fidapa di Catanzaro avvia il 2023 proseguendo la sensibilizzazione
Da sinistra, Chiodo, Galati, Gualtieri, Palazzo e Raiola
  12 gennaio 2023 15:00

Riprende nel solco della continuità dell’opera socioculturale il cammino che la FIDAPA Catanzaro ha scandito nel corso del tempo. Dopo la pausa per le festività natalizie, la sezione catanzarese della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari ha dato vita all’iniziativa dal titolo “Quale migliore tutela ed assistenza per i Minori con disagio?”, primo evento del 2023 volto, come sempre, a sensibilizzare la cittadinanza. La Sala Concerti di Palazzo De Nobili ha ospitato un pomeriggio di riflessione, confronto e anche formazione, arricchito dalla presenza di professionisti che, tutti i giorni, si confrontano con questo dramma sociale: il dottor Giuseppe Raiola, direttore del reparto di Pediatria dell’Ospedale “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro, nonché presidente del comitato UNICEF Regione Calabria; la dottoressa Vittorina Palazzo, psichiatra, direttrice f.f. SPDC di Catanzaro e la dottoressa Teresa Chiodo, presidente Tribunale per i Minorenni di Catanzaro. A moderare l’incontro, la giornalista Maria Rita Galati.


La Presidente della FIDAPA Laura Gualtieri

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“Iniziamo il 2023 proseguendo l’attività di sensibilizzazione che la FIDAPA svolge nella città di Catanzaro, ponendoci un interrogativo per il quale non abbiamo certo la presunzione di dare una soluzione – dice la l’avvocato Laura Gualtieri, presidente FIDAPA Catanzaro - però abbiamo la possibilità di ascoltare le testimonianze di professionisti che quotidianamente si scontrano con le difficoltà che presentano questi casi”. Nell’aprire l’ordine degli interventi, la presidente della FIDAPA pone l’accento su quanto questo tema delicatissimo sia subordinato a continui mutamenti: “Siamo qui per avere prova di quanto sia complicato prendere delle decisioni nell’immediatezza di un fatto di violenza, proprio perché le situazioni sono diverse tra loro e, talvolta, esiste un vuoto legislativo che gli stessi professionisti sono chiamati a colmare, offrendo la migliore tutela e assistenza, di caso in caso”.

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“Lo stereotipo culturale induce a pensare che infanzia e adolescenza siano momenti irripetibili per un essere umano, vissuti con assoluta tranquillità e privi di angoscia. Nulla di più errato – osserva la giornalista Maria Rita Galati, nel cadenzare l’ordine degli interventi dei relatori -. Nell’itinerario di sviluppo di un bambino, è possibile incorrere in una situazione di disagio o devianza, quindi occorre che la tutela sia declinata dal punto di vista psicologico, sociale e anche giuridico”.

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Partendo dai punti preminenti della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza approvata dall’ONU nel 1989, il dottor Giuseppe Raiola conduce i presenti in un viaggio attraverso gli eventi drammatici che hanno segnato gli ultimi decenni, tra la guerra del Golfo o quella in Afghanistan, l’11 settembre, fino all’invasione russa in Ucraina per non parlare del dramma delle morti in mare, tutti i giorni: “Ho riflettuto su come avrei articolato il mio intervento – ammette il Presidente del Comitato UNICEF Regione Calabria - così ho deciso di ricordare alcuni avvenimenti che hanno caratterizzato la nostra vita dalla fine del secondo millennio in poi, influendo in maniera devastante su ciò che è il concetto di benessere dei minori”. Nel fare un triste excursus sulle occasioni di devianza che gli alcolici, le “smart drugs”, il cyber bullismo o alcune “challenge” via social, rappresentano per i giovani (soffermandosi anche sul problema della dispersione scolastica, acuito con la DAD dopo il lockdown), il dottor Raiola lancia un importante messaggio, attraverso una citazione: “Solo con perseveranza e convinzione potremo rendere la vita, l’arte del possibile”.

Vittorina Palazzo, poi, delinea perfettamente il profilo dei “bambini invisibili” e invoca un’azione di rete tra professionisti: “Negli anni ho capito una cosa: voler bene e prendersi cura di un bambino sono aspetti completamente diversi – analizza amaramente la dottoressa -. Quando ci si occupa del disagio del minore servirebbe, a monte, attenzione alla genitorialità, alla povertà educativa. I bambini con disagi non vivono quella routine che gli andrebbe garantita per avere una dimensione di spazio, tempo e schema corporeo. Sono la lavagna su cui scrivono i genitori! Si tratta di un problema multifattoriale che necessita di un circuito assistenziale tra professionisti, i quali devono dialogare nel seguire il minore in tutto il suo sviluppo, in progetti personalizzati. Il ‘qui e ora’ del bambino è evolutivo, quindi serve un lavoro plasmato sulla sua crescita. Nonostante i drammi vissuti, un bimbo ha una resilienza enorme”.

“L’azione di contrasto e prevenzione al disagio minorile è argomento prioritario da inserire nell’agenda politica e sociale ad ogni latitudine – sostiene la presidente del Tribunale per i Minorenni del Capoluogo, Teresa Chiodo -. La società deve offrire a tutti i minori eguali opportunità di crescere degnamente. A volte l’infanzia è lontana dall’essere la stagione felice della vita! La cultura della rilevazione del rischio è carente, manca una politica informativa al livello scolastico e il risultato è che molti bimbi rimangano invisibili, quando ormai la situazione del loro sviluppo psichico è compromesso. I rapporti che avranno da adulti saranno condizionati da ciò che non hanno avuto dalla famiglia. Quando i genitori non hanno adeguata capacità genitoriale, subentra il Tribunale che, in prima battuta, esplora le risorse genitoriali. Lo Stato deve farsi carico di superare gli svantaggi culturali e sociali in cui purtroppo si trovano molti minori specie nelle famiglie del sud”.

Non basta certo un’interlocuzione della durata di poco più di un’ora per sviscerare al meglio tutti gli aspetti di un argomento così delicato sul quale non ci si sofferma mai abbastanza. Ma la FIDAPA Catanzaro pone un riflettore su temi che scuotono la coscienza di ognuno di noi, attraverso voci autorevoli. Appuntamento al prossimo, imminente, evento.

 

 

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