U19 Catanzaro, sogni e ambizioni del giovane capitano Mirante: il bilancio della stagione (VIDEO)

di FILIPPO COPPOLETTA

Concluso ufficialmente il campionato di serie C per il Catanzaro: un anno che resterà scritto nella storia giallorossa. È l’anno del ritorno in B dopo diciassette stagioni. Un’annata incredibile fatta di record polverizzati e di emozioni che lasciano un solo amaro in bocca, quello che ravvisa la consapevolezza di quanto difficile sia ripetere un campionato con questi numeri e queste prestazioni.

In un anno in cui le Aquile giallorosse hanno brillato nel firmamento europeo, supportate da una società di livello che ha saputo pensare meticolosamente ad ogni aspetto e fattore, giusto e doveroso è dare spazio anche alla cantera, quel contenitore di talenti che sforna giovani promesse per il calcio italiano.

Fascia al braccio, sguardo attento, parlare maturo e tanta voglia di crescere e fare bene. Samuele Mirante, classe 2003 e vent’anni da compiere nel prossimo mese di maggio, è il capitano dell’U19 dell’Us Catanzaro 1929. Nato e cresciuto nel capoluogo Piemontese, le radici di questo ragazzo affondando nel territorio catanzarese. Qui infatti ha una parte importante della sua famiglia e sempre in questa terra ha vissuto lunghi periodi della sua vita. L’emozione è allora tanta nell’indossare una fascia così importante, come la speranza e l’aspirazione di proseguire su questa strada verso un futuro colmo di successi.

Se in prima squadra soddisfazioni e successi non sono di certo mancati, situazione ben diversa la si respira nel da poco concluso campionato di Primavera 3 che ha visto gli aquilotti di mister Spader piazzarsi al sesto posto senza possibilità di poter accedere ai play-off che avrebbero consentito il salto di categoria. Un solo beffardo punto è costato il sorpasso della Juve Stabia e tanta amarezza ha lasciato nei ragazzi che speravano di doppiare le emozioni di quest’anno.

“C’è rammarico e tanta delusione per un Campionato in cui abbiamo avuto alti e bassi” ci dice Samuele, ravvisando distruttivi cali di tensione specie in partite in cui bisognava forzatamente vincere. “Abbiamo iniziato il nuovo anno con tre sconfitte consecutive” riferisce, difatti, il giovane capitano, rimarcando quanto il morale della squadra non fosse certamente dei migliori. “Non abbiamo mai mollato però” aggiunge con convinzione, riconoscendo [...]

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