Ruggero Pegna: "Un grande festival per la Calabria"
13 giugno 2020 14:06Giovani cantanti, cantautori e band hanno ancora poche ore per potersi iscrivere al “Calabria Fest Tutta Italiana 2020”, il prestigioso Festival della Nuova Musica Italiana condotto da Gianmaurizio Foderaro, voce storica della Rai, organizzato dall’Associazione Art-Music&Co presieduta da Giusy Leone, con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Calabria e Rai Radio Tutta Italiana. Il termine ultimo per iscriversi gratuitamente è fissato per le ore 24 di lunedì 15 giugno, entro il quale è necessario inviare 2 brani in formato mp3 alle seguenti mail: radiotuttaitaliana@rai.it e calabriafest@libero.it. La finalissima sarà a Lamezia Terme nei giorni 27, 28, 29 agosto su corso Numistrano in diretta Rai Radio Tutta Italiana e Rai Play.
“Per la Calabria è un evento straordinario, la più importante vetrina Rai per la promozione della Regione e la valorizzazione di talenti nel campo della musica”, ad affermarlo è Ruggero Pegna, direttore artistico-organizzativo del Festival che, anche nel suo ruolo di socio-fondatore di Assomusica e membro della Consulta Ministeriale per lo Spettacolo dal 2012 al 2016, fa il punto sulla situazione generale dello spettacolo dal vivo, in particolare in Calabria.
“Le conseguenze del Covid19 nel nostro settore sono state pesantissime, con centinaia di rinvii ed annullamenti di eventi e, purtroppo, anche la difficoltà a riprogrammare e, quindi, a riorganizzare e far ripartire l’intera attività. Un danno – continua Pegna – di milioni di euro per l’intera filiera professionale, dai lavoratori dello spettacolo, ai promoter e produttori, agli stessi artisti.”.
Com’è la situazione in Calabria?
“Qui il contagio, per fortuna, ha avuto numeri esegui rispetto alle regioni più colpite, ma le misure da attuare per eventi, al momento, sono quelle note: 200 persone al chiuso e 1000 persone all’aperto, con distanziamento e quant’altro previsto dal Governo. Misure minime compatibili, comunque, con molti dei principali festival che si realizzano d’estate in Calabria. Per gli eventi al chiuso, invece, duecento posti sono pochi per poter bilanciare i costi delle stagioni teatrali”.
“Nella scorse settimane lei invitava la Regione a sostenere il settore con il pagamento delle precedenti annualità dei bandi per eventi e la pubblicazione di un bando per il 2020, chiedendo un incontro anche in rappresentanza di Assomusica. Ci sono novità?”
“L’Amministrazione regionale si è insediata da qualche mese e si è trovata subito questo dramma del Covid. Comprensibile, quindi, ogni ritardo, però ora è necessario far ripartire urgentemente anche questo settore che occupa migliaia di calabresi, soprattutto giovani, sia direttamente con operai e tecnici, sia nel vasto indotto di forniture di ogni genere, dagli impianti alla comunicazione, alla promozione. Le valenze di questo comparto produttivo sono enormi, avendo un ruolo fondamentale per la promozione turistica e dei beni culturali, il potenziamento dell’offerta culturale e di spettacolo, la formazione e l’aggregazione, con ricadute commerciali di ogni tipo.”.
Pare che l’Amministrazione Regionale punti a pochi grandi eventi e non a centinaia come negli anni scorsi. Lei ha ideato e organizzato decine di festival originali, portando la Calabria spesso sulle reti Rai con eventi come l’Omaggio a Mia Martini del ’95 per Rai2, il concerto di Elton John a Reggio trasmesso in tutto il mondo, La Sera dei Miracoli al Porto di Gioia e il Ponte fra le Stelle al Teatro Rendano di Cosenza per Rai1, la Notte degli Angeli per Natuzza Evolo a Paravati. Qual è il parere di chi è stato il pioniere dei grandi eventi in Calabria?
“Sì, ho aperto professionalmente questo settore in Calabria oltre 35 anni fa, ideando l’ormai storico Fatti di Musica, il festival-premio ai live d’autore presente nelle biografie dei più grandi artisti. Prima accadeva qualcosa di sporadico in estate. La tv, le star internazionali erano inesistenti. Ho creato un’azienda, destagionalizzando gli eventi e trasformandola in un’attività vera e propria tutto l’anno, al chiuso e all’aperto. Ci sono format pronti sia per grandissimi eventi, sia per festival. Negli ultimi anni, però, la Regione ha creato alcune fasce di festival, finanziandone moltissimi. Secondo me, la fascia dei Festival Internazionali Storicizzati, composta da dieci festival, andrebbe rifinanziata tutta, per non far perdere la storicizzazione a progetti ormai consolidati sul territorio. Tra i Festival Nazionali Storicizzati, molti sono diventati importanti per i territori in cui si svolgono e chi li produce. Per il resto, è evidente che bisognerà conciliare la quantità con le risorse. Non sarà facile, ma è certo che per la Calabria questo è un settore di primaria importanza, anche di più rispetto ad ogni altra attività produttiva. Mi auguro che presto possiamo essere ascoltati per confrontare idee ed obiettivi”.
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