“Apprendere le ultime dichiarazioni del professore Donato che intima all’UNICAL di non toccare la Facoltà di Medicina, suscita una certa amarezza ed anche un po' di tristezza.Non risulta, infatti, che qualcuno si sia concretamente mosso per impedire che ciò si verificasse, facendo sentire la sua, pur sempre autorevole voce in ambito universitario, contro una vera e propria minaccia per la facoltà di medicina della “Magna Graecia””. Così in una nota Gregorio Buccolieri, coordinatore Cittadino Psi
“Dov’era il professore Donato, uno dei più influenti docenti dell’Università Magna Graecia, quando il suo rettore firmava l’accordo con l’UNICAL per l’istituzione a Cosenza del corso di laurea in “Medicina e tecnologie digitali”, primo passo verso la futura nascita di una seconda facoltà di medicina ad Arcavacata? E non ci si venga a dire che si tratta di un corso interateneo, esempio virtuoso di collaborazione tra Università. Tra qualche anno vedremo gli effetti di questa decisione che, peraltro, censurata intempestivamente oggi, non fa altro che creare sterili polemiche ed anacronistici rigurgiti campanilistici che hanno pregiudicato in passato le legittime aspettative di studenti e famiglie della nostra regione, in spregio ad una visione più organica e complessiva che la politica dovrebbe sforzarsi di avere al fine d garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi. Perché, quando era nelle possibilità, viene da chiedersi, l’odierno candidato sindaco del centrodestra non ha bloccato l’insana manovra condotta dal rettore che ha barattato, complice anche il sindaco Abramo, l’innovativo corso di laurea in “Medicina e tecnologie digitali” con un corso fantasma di lingue straniere? Eppure, sarebbe bastata una sua dichiarazione pubblica di dissenso per segnare un sicuro distinguo su quell’operazione che inesorabilmente getterà le basi su cui edificare il progetto di istituzione della seconda Facoltà di Medicina in una regione di neanche due milioni di abitanti. Nulla, solo silenzio.Silenzio assenso, perché evidentemente d'accordo nell'appoggiare un progetto connotato da una grave miopia politica che oltre a danneggiare l’intera offerta formativa calabrese, comporterà nel lungo periodo ricadute economiche negative anche per tutto l’indotto che gravita intorno alle facoltà universitarie, pregiudicando tra l’altro anche il mercato immobiliare ed il commercio della cittàcapoluogo di regione”, scrive Buccolieri, che conclude:
“Di qui ne deriva, quindi, come, a seguito dell'ennesimo pasticcio relativo all’accordo che ha portato a Rende una parte importante della Facoltà di medicina, la sua pur apprezzabile intenzione di difendere la nostra Università appare risibile quanto pleonastica perché assolutamente intempestiva atteso che non si ha traccia di una sua presa di posizione a favore della città e dell'ateneo (che sul suo territorio insiste) e su nessun ulteriore problema o questione se non assordanti e comodi silenzi. Oppure più ironicamente si potrebbe obiettare che sapendo di candidarsi a sindaco, proponendo un governo di “salute pubblica”, il prof. Donato ha ritenuto opportuno rinviare ogni protesta al periodo della campagna elettorale. Una favoletta cui non crede più nessuno soprattutto se evidentemente priva di lieto fine”.
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