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21 luglio 2021 15:12"Esprimiamo il nostro plauso per l’accreditamento all’UMG di Catanzaro delle scuole di specializzazione di area sanitaria riconosciute dal MIUR. Sapere di poter contare su 30 scuole di specializzazione nell’università cittadina è il segno che quando si fa veramente squadra i risultati arrivano sempre. Ecco perché riteniamo di dover sottolineare che la bontà del percorso nasce all’interno della città di Catanzaro e che l’università Magna Graecia deve essere punto di riferimento e mai un soggetto estraneo. C’è da evidenziare che il successo raggiunto che testimonia la leadership della Facoltà di Medicina è un risultato raggiunto grazie anche alla partnership sviluppata con altre realtà territoriali, quali l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio e il Sant’Anna Hospital, il cui contributo ha favorito e consolidato il successo raggiunto dall’ateneo catanzarese". Così in una nota stampa dei consiglieri comunali Antonio Corsi e Manuela Costanzo.
"Detto ciò, - proseguono - parlando sempre di sanità dobbiamo tuttavia rilevare che non sempre possiamo celebrare successi determinati da sinergie e rispetto di tutti gli attori. C’è ancora pendente sul tavolo del commissario ad Acta, dott. Giudo Longo la vicenda del riconoscimento delle premialità Covid al personale sanitario delle diverse Aziende ospedaliere cittadine. E’ questo un fatto clamorosamente assurdo, che ci espone ad una valutazione troppe volte strabica in tema di diritti/doveri nei confronti di quanti sostengono e sopportano anche le mancanze di strategia. Questo tema che è dirimente per una corretta gestione delle strutture sanitarie locali, sarà oggetto di una mozione che presenteremo al prossimo Consiglio comunale, perché la città ha il diritto di sapere e di manifestare concretamente una sua volontà".
"Quella stessa volontà che impone a chi “governa” la sanità regionale, - ribadiscono - anche e soprattutto nei confronti di una responsabilità pandemica non ancora risolta e del personale sanitario tutto, di applicare il giusto equilibrio nelle scelte. Perché se da una parte si sottace sul riconoscimento economico Covid previsto dal Governo ed i cui fondi sembrano scomparsi nei bilanci regionali o delle singole aziende ospedaliere, dall’altra non ci si può ergersi a giudice supremo imponendo, con restrizioni disciplinari, l’obbligo della vaccinazione a quel personale sanitario, che per diversi motivi, non l’ha ancora fatto! La regola e la giustezza dell’atto impone equilibrio fra la mediazione dei diritti e dei doveri".
"Appare utile ricordare che quel personale sanitario, che ingiustamente si vuole far passare per No-Vax è lo stesso che in piena pandemia, senza direttive, senza Dpi e senza una strategia ha affrontato con professionalità il Covid nelle corsie ospedaliere e nei pronto soccorso, senza risparmiarsi e soprattutto senza avere paura di mettere a repentaglio la propria incolumità. Sono quelli che ieri erano eroi e che oggi, qualcuno vorrebbe fare passare come untori! Sia il commissario ad Acta, dott. Guido Longo a rispondere alle sollecitazioni anche economiche, - concludono - chiarendo una volta per tutti che fine hanno fatto i fondi Covid e perché ancora ad oggi bisogna ingiustamente andare ad elemosinare un diritto riconosciuto. Solo dopo l’applicazione di formule restrittive di richiamo per quanti dovranno fare i vaccini Covid sembrerà equilibrata, perché la giustizia si contempla con azioni di legittimità e di legalità univoche".
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