"Approcciare il tema dell’Università Magna Graecia di Catanzaro esclusivamente sulla scorta della recente classifica Censis significa voler alimentare un percorso demagogico e denigratorio, senza affrontare veramente i problemi in una logica di soluzione.
È quanto affermato dal Partito Democratico di Catanzaro alla luce dell’indagine Censis sulle Università Italiane che colloca l’UMG di Catanzaro al penultimo posto nella speciale graduatoria delle Università Statali di medie dimensioni.
L’inserimento tra gli ultimi posti infatti non rappresenta un elemento di novità. Basti pensare che lo scorso anno la stessa indagine classificava la nostra Università all’ultimo posto tra le 16 strutture di analoghe dimensioni".
Lo scrive in una nota il Partito Democratico di Catanzaro.
"Quello che dovrebbe sorprendere quindi sono le puntuali reazioni e le svariate proposte, che vanno dagli inossidabili “tavoli permanenti” a generici ampliamenti dell’offerta formativa, tese a calamitare un facile ascolto piuttosto che affrontare in modo oggettivo le criticità.
Basterebbe invece guardare in modo analitico i macro-indicatori che penalizzano la nostra Università – servizi, strutture, servizi digitali e internazionalizzazione – per capire che la strada da intraprendere per dare maggiore smalto all’Università della Magna Graecia è una seria programmazione. L’Università deve essere anche un motore di sviluppo integrato con la città, sia dal punto di vista economico che culturale, capace di creare opportunità di lavoro e generare il miglioramento complessivo della qualità della vita dei cittadini.
Secondo il Partito Democratico una strada da intraprendere è quella di dare concretezza e respiro all’accordo quadro “Catanzaro Città che studia”, siglato nel luglio del 2024 tra Comune di Catanzaro, UMG, Accademia delle Belle Arti, Conservatorio Statale di Musica e Camera di Commercio, quale strumento di collaborazione tra le diverse parti teso a rendere la città sempre più a misura di studente.
Occorre prioritariamente agire sui luoghi dello studio – biblioteche e aule studio – sui luoghi dell’abitare – residenze, alloggi e affitti – sui luoghi della cultura e della pratica sportiva, in modo che la città si riappropri della sua Università e quest’ultima sia percepita come parte integrante della stessa. L’Università intesa non solo come sede di studio ma luogo sociale capace di entrare in connessione con la comunità.
Una maggiore e migliore attenzione all’Università consentirebbe parallelamente, attraverso azioni mirate, di dare risposte per una razionale urbanizzazione e connotazione sociale dei diversi quartieri, definendo senza innaturali commistioni la loro chiara destinazione per una crescita complessiva della città.
Forse è arrivato il momento di affrontare seriamente il capitolo Università. La città ed i suoi cittadini, spesso distratti da facili narrazioni, stanno pagando il risultato di scelte poco elaborate fatte nel passato sul rapporto Città – Università".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736