
I Game Studies incrociano il diritto e la religione nel quinto seminario del Corso in Beni ecclesiastici e beni culturali dell'Umg di Catanzaro, sul tema: "Il videogioco come strumento di promozione del patrimonio culturale".
"Un argomento di ricerca innovativo - fa sapere Luigi Mariano Guzzo- e molto interessate, dentro il quale siamo stati accompagnati dalla lezione di Simone Baldetti (Università di Pisa). I videogiochi non solo sono beni culturali ma possono anche essere utili strumenti per la valorizzazione dei beni culturali materiale e immateriali".
"Diversi gli spunti di riflessione, in una prospettiva comparata tra ordinamento giuridico italiano e ordinamento giuridico comparato. Se prendiamo il Codice Urbani, ad esempio, pensiamo al mezzo videoludico come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale per persone diversamente abili (art. 6) oppure di rappresentazione dei beni etnoantropologici (art. 9-bis). Il tema ovviamente si alimenta anche degli studi su diritto, religione e letteratura. Che sia il momento di una nuova narrazione comunicativa del patromonio culturale, anche in Calabria? Probabilmente sì".
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