UMG in coda agli Atenei, Costanzo: "Se valessero le regole della politica, per Cuda solo dimissioni"

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Sergio Costanzo
  18 luglio 2025 12:35

"Arroccati sulle colline di Germaneto, allergici ad ogni critica costruttiva, indisponibili ad ogni confronto con la città, il rettore dell’UMG professore Cuda e il suo fido professore Mastroroberto si stanno godendo l’ennesimo “successo” della nostra Università, anche quest’anno in coda alle classifiche Censis sugli atenei italiani e ultima tra quelli calabresi.

Se anche per le Università valessero le regole della politica, per il rettore Cuda non ci sarebbe altra strada che quella delle dimissioni. Purtroppo il comodo scudo dell’autonomia universitaria gli consentirà di andare avanti e di proseguire nella sua azione meritoria.

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Non voglio sparare sulla Croce Rossa né infierire sul duo Cuda-Mastroroberto, ma serve ricordare che il Censis per il secondo anno consecutivo ha incoronato l’Unical come primo Ateneo italiano tra quelli “grandi”, superando università storiche come Pavia, Perugia, Parma. Ma ad Arcavacata hanno un Leone come rettore.

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Purtroppo né il rettore Cuda, né il suo predecessore De Sarro, hanno capito che dando il via libera alla facoltà di medicina all’Unical (poi replicata anche a Crotone e presto a Reggio Calabria) hanno scavato la fossa al nostro ateneo, togliendogli l’esclusività della scuola di medicina e quindi l’unico elemento di reale attrattività.

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Ma l’UMG è anche inadempiente con la città di Catanzaro, con la quale non si è mai voluta integrare. Dove sono finiti i programmi di inserimento di facoltà e corsi di specializzazione nel centro storico?

Cosa dicono sulla crisi dell’UMG il sindaco Fiorita e l’assessore alle politiche universitarie Monteverdi che, per un puro caso, è docente di questa stessa università? Il silenzio, ovviamente, perché a tutti sta bene così, un’università arroccata sulle colline di Germaneto che tra pochi anni potrebbe diventare un “liceo”". 

Lo scrive, in una nota, il consigliere comunale Sergio Costanzo. 

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