Umg, presentato il libro di Giuseppe Giglio: "Capolavori d'arte nei conventi dei frati minori di Calabria"

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images Umg, presentato il libro di Giuseppe Giglio: "Capolavori d'arte nei conventi dei frati minori di Calabria"
Umg, conferenza diritto ecclesiastico
  21 novembre 2019 14:48

di PAOLO CRISTOFARO

Un'inconsueta quanto affascinante lezione di storia dell'arte nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo catanzarese. Già, perché la cattedra di Diritto Ecclesiastico, ha pensato bene di organizzare un incontro con il prof. Giuseppe Giglio, storico dell'arte e colto ricercatore, che alle opere straordinarie conservate nei conventi dei frati minori calabresi ha dedicato un intero volume, edito da Rubbettino. Questa mattina, nell'aula "Blasco" dell'Università Magna Graecia, si è parlato di questo prezioso lavoro, che racconta un patrimonio storico, artistico e archeologico di inestimabile valore, purtroppo dimenticato o non valorizzato.

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Ad introdurre i lavori il professore Antonio Mantineo, che ha spiegato quanto sia importante conoscere i tesori straordinari della nostra terra, che un giorno possono dare un futuro ed un lavoro a tantissimi giovani, anche a quelli che oggi studiano Giurisprudenza ed estendono i loro interessi anche alla ricerca storica, d'archivio e di biblioteca. "Nei conventi calabresi - ma in generale negli edifici ecclesiastici - esiste un patrimonio incalcolabile, con opere d'arte di assoluto pregio e valore. Tanti giovani potrebbero, nell'ambito di nuovi progetti turistici, impegnarsi nel catalogare, raccontare e promuovere questa ricchezza culturale" ha asserito Mantineo in apertura.

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A presentare Giglio, invece, è stato il professore Luigi Mariano Guzzo, che ha elencato le numerose e rilevanti esperienze istituzionali e culturali dell'ospite, spiegando che il libro è frutto di un'attenta ricerca condotta in maniera scrupolosa, volta a catalogare i tesori conservati nei monasteri calabresi. "Il professore Giuseppe Giglio è molto attivo e conosciuto nell'ambito della storia dell'arte e della promozione del patrimonio culturale italiano, essendo inserito nei più qualificati e autorevoli circuiti culturali legati ai beni artistici e alla storia. La sua testimonianza è importante, essendo oltretutto un nostro concittadino" ha spiegato Guzzo.

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Parola poi a Giuseppe Giglio appunto, che ha raccontato, con grande passione, ma con altrettanto grande professionalità, le tante ricchezze che i monasteri e i luoghi di culto calabresi custodiscono. "E' un patrimonio vastissimo. Io stesso ho censito e catalogato oltre 2500 opere e non di certo di poco valore. Si tratta spesso e volentieri di capolavori inestimabili, prodotti unici di scuole artistiche e di botteghe di maestri di rilievo nazionale, se non internazionale addirittura. La Calabria ha ospitato artisti, ad esempio, che hanno segnato la storia del Rinascimento, con prodotti che incarnano perfettamente l'ideale di bellezza" ha detto Giglio. Insomma, un'occasione particolare e sicuramente formativa per studenti, docenti e curiosi. 

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