E' stato pubblicato l'aggiornamento del report dal titolo "Analisi dei modelli organizzativi di risposta al Covid-19" (per le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna), prodotto dalla collaborazione tra i docenti ed i ricercatori del Gruppo di Organizzazione Aziendale del Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Sociologia dell’Università Magna Græcia di Catanzaro ed i docenti e ricercatori dell'ALTEMS, l'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari e del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Roma.
Del gruppo di organizzazione aziendale targato UMG, fanno parte i docenti e ricercatori Concetta Lucia Cristofaro, Teresa Gentile, Anna Maria Melina, Rocco Reina, Marzia Ventura, Walter Vesperi. Obiettivo di questo Short Report è quello di proseguire - anche nel periodo estivo - nella presentazione dei dati sull’andamento della diffusione del Sars-COV-2 nelle 6 Regioni del Sud Italia. "Interessante ed opportuno sarebbe riuscire a comprendere l’impatto dell’emergenza COVID-19 sul Sistema Sanitario Nazionale. Per ottenere però un quadro completo dell’impatto economico per il SSN appare necessario procedere considerando sia l’evoluzione dell’assistenza fornita ai casi positivi nelle diverse fasi della pandemia, sia i dati ufficiali disponibili, operando sia con riferimento ai volume di ricoveri e alle giornate di terapia intensiva per COVID-19 erogate, sia in termini di «ricoveri persi», è scritto nel report.
(La tabella del report con i dati dei costi regionali)
"L’analisi di scenario relativa ai costi per il trattamento dei casi positivi guariti e/o deceduti ha previsto un primo scenario (scenario attuale o a regime, aggiornato con i dati del Bollettino del 21 luglio 2020) che considera l’attuale distribuzione per gravità applicata ai casi guariti (dato del 17 luglio 2020). Un secondo scenario (scenario iniziale o estremo) tiene conto della distribuzione per gravità dei casi al 9 marzo 2020. Per i costi sono state considerate le tariffe DRG. Il «costo» stimato per il SSN dei casi (guariti o deceduti) nello scenario a regime raggiunge i € 657 milioni. Ovviamente si tratta di stime per le quali occorre sempre verificare la robustezza del dato campionario ISS sulla distribuzione per gravità", continua lo studio.
(La tabella con i dati del personale sanitario)
"La stima dei costi per giornate in terapia intensiva ha assunto un costo giornaliero medio di € 1.425, che - date le 186.077 giornate di degenza in terapia intensiva (al 21 luglio, dati Ministero della Salute) - porta il costo totale a livello nazionale superiore ai € 265 milioni. Partendo dai dati 2018 del Ministero della Salute, relativamente al totale dei ricoveri programmati annui, è stato calcolato il numero medio di ricoveri mensile, al fine di valorizzare i ricoveri non-COVID «persi» durante i primi 4 mesi dall’inizio dell’emergenza. Si conferma pertanto l’analisi esplorativa pubblicata che evidenziava una «perdita» di ricoveri non-COVID oltre i € 3,3 miliardi. Consapevoli dei limiti delle stime e delle analisi effettuate, appare necessario avere dati ufficiali di maggiore dettaglio in merito ai setting assistenziali coinvolti in relazione ai livelli di gravità clinica ed agli esiti associati. Inoltre, per verificare se e come i diversi modelli di gestione regionale dell’emergenza abbiano ripercussioni a livello di sostenibilità economica, sarebbe ideale l’accesso a dati regionali. In assenza di tali dati, l’alternativa è procedere per ipotesi ed assunzioni", spiega il documento.
(L'analisi generale del contesto regionale)
"La collaborazione sul piano metodologico e di prospettiva ha permesso ai due gruppi di ricerca di ritrovare le sinergie idonee a mettere a sistema il set di competenze di area organizzativa e medico-scientifica per approfondire le dinamiche presenti nell’ipotesi epidemiologica in atto e analizzare i meccanismi di risposta attivati a livello territoriale per affrontare la situazione contingente. Lo studio è stata peraltro corroborato dai confronti attivati con i gruppi di lavoro presenti nelle Regioni oggetto di report, delle Università della Basilicata, di Salerno, di Foggia, di Palermo e di Cagliari. Il presente lavoro rappresenta pertanto un ulteriore step operativo, rispetto ad un processo di analisi che segue l’evolversi delle dinamiche del fenomeno in atto, con focalizzazione sulle 6 regioni di area Sud", conclude il report. Un'occasione, dunque, per approfondire i sistemi organizzativi delle singole regioni del Sud durante l'emergenza Covid, ma anche di confronto tra Atenei e studiosi da tutta Italia.
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