Umg, successo per il focus su lavoro, inclusività e disabilità a a Soverato

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  29 maggio 2025 22:32

Ieri, alle ore 10.30, presso la Sala consiliare “Bruno Manti” del Comune di Soverato, ha avuto luogo il focus dal titolo “Lavoro ed inclusività: disabilità ed incentivi economici”, promosso dal Circolo Economisti Universitari (C.E.U.) UMG e dal Circolo Acli Politeia. L’evento, nato su impulso dello studente universitario Alessio Ferraro, il quale ha avvertito la necessità di condividere con il mondo esterno le difficoltà lavorative che un soggetto con disabilità si trova ad affrontare quotidianamente, è stato organizzato dal C.E.U. nella persona di Roberta Pittelli (dottoranda di ricerca UMG nonché fondatrice e referente del Circolo) e da Giuseppino Basile nella doppia veste di amministratore pubblico e di Vice presidente provinciale dell’Associazione ACLI Politeia.

L’evento è stato aperto dagli interessanti stimoli offerti dai rappresentanti istituzionali presenti al focus, nello specifico da Daniele Vacca (Sindaco del Comune Soverato), da Pina Zangari (Vicesindaco del Comune di Davoli e Direttrice del Centro per l’Impiego di Soverato) e da Giuseppino Basile (Vicesindaco del Comune di Satriano con delega alle politiche sociali) il quale ha sottolineato quanto sia fondamentale l’interazione intercomunale mediante una spinta ancora più incisiva in capo al lavoro già in atto con il fine ultimo di offrire una risposta più concreta alle esigenze del territorio.

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A seguire ha preso parola Fortunato Varone (Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria) che ha sottolineato l’importanza delle politiche di attuazione in tema di lavoro, inclusività e disabilità, e delle connesse opportunità di incentivi economici, elencando le azioni messe in campo dalla Regione Calabria per favorire l’inserimento di soggetti con disabilità nel mondo del lavoro. Hanno poi relazionato i dottorandi di ricerca UMG Roberta Pittelli trattando l’argomento dal punto di vista economico, indicando le normative esistenti e le relative disposizioni economiche. Altresì, ha sviscerato seppur brevemente, i principali dati statistici in merito, ad esempio, al tasso di occupazione dei soggetti con disabilità sull’intero territorio nazionale nonché soffermandosi sul divario nord/sub e sul grado di ripartizione del suddetto tra uomo e donna; e Sebastian Ciancio che ha ricordato come il lavoro coinvolga lo stato identitario delle persone con disabilità, sia da un lato ab intra, cioè sul versante intrapsichico, in quanto è dimostrato quanto la pratica lavorativa in questi soggetti non solo incida sulla percezione di sé ma contribuisca a crearla o a rafforzarla che da un lato ab extra, in quanto influisce positivamente sulla socializzazione adulta, sull’indipendenza economica, sull’autonomia dalla famiglia di origine e, soprattutto, sul ruolo sociale e civile delle persone con disabilità, connotandosi in questo senso di un grande valore emancipatorio. Di questa necessità tutta la Comunità è parte attiva, non solo le famiglie direttamente interessate.

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E in questa direzione, ovvero rimarcando l’esigenza di maggiore sensibilità pubblica e partecipazione collettiva ai processi di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, a partire dalle testimonianze positive di inclusione (che esistono nel nostro territorio e vanno diffuse), hanno preso successivamente parola alcune associazioni di categoria rappresentate dalla Presidentessa dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro e Consigliera Nazionale Luciana Loprete, dal giovane studente universitario Alessio Ferraro (che nonostante le difficoltà derivanti dal grave stato di ipovedenza sta prestando servizio lavorativo presso il Centro per l’Impiego di Soverato), dal Presidente Acli Provinciali CZ Alessandro Astorino e ancora dalla Presidentessa dell’associazione “Ali d’aquila” Manola Bullesi.

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Le conclusioni del focus sono state affidate ad Antonio Viscomi (Professore ordinario di diritto del lavoro UMG) che, apprezzando gli interventi e le testimonianze dell’incontro, ha ricordato come si possa cambiare realmente, superando tutte quelle barriere di varie nature che impediscono di fatto la piena realizzazione delle persone con disabilità. Occorrerebbe passare da un welfare di sostegno ad un welfare dei servizi, non lasciando da sole le famiglie che non possono diventare ammortizzatori sociali per i servizi che il pubblico non riesce ad offrire.  E in tal senso deve trovare concreta applicazione l’art. 18 del D. lgs. 3 Maggio 2024 n. 62, sul “progetto di vita” delle persone con disabilità, progetto diretto a realizzare gli obiettivi della persona con disabilità per migliorarne le condizioni personali e di salute nei diversi ambiti di vita, facilitandone l'inclusione sociale e la partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri. Come recita il D. lgs. “lo Stato, le Regioni e gli enti locali, nell'ambito delle relative competenze, devono garantire l’effettività e l’omogeneità del progetto di vita, indipendentemente dall’età e dalle condizioni personali e sociali dei soggetti”.

L’evento, moderato da Maria Anita Chiefari (avvocata e consigliera di parità supplente della Provincia di Catanzaro), è stato particolarmente partecipato. Numerosi i contributi offerti al dibattito, grazie alla presenza in Sala di diversi cittadini, di Associazioni ed Enti del Terzo Settore del territorio, nonché degli studenti delle scuole superiori afferenti all’Istituto Tecnico Economico I.I.S Guarasci-Calabretta e all’Istituto Tecnico G. Malafarina difatti, in ultima battuta, gli organizzatori dell’evento ringraziano i Dirigenti Scolastici delle due scuole, rispettivamente il prof. Vincenzo Gallelli ed il prof. Saverio Candelieri, per la sensibilità dimostrata.

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