Un 82enne del Vibonese lancia i rifiuti in un terreno: identificato e multato dalla Polizia

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Foto di archivio della Polizia

Scoperto da un video

  23 giugno 2020 09:51

Nei giorni scorsi un sito online ha pubblicato un video in cui una persona, nel Vibonese,  dopo essersi fermato sulla strada con la propria autovettura aveva “lanciato” nel diversi sacchi in un terreno, verosimilmente contente rifiuti.

Su input del Questore, gli uomini della Squadra Amministrativa della Questura di Vibo Valentia, hanno effettuato immediati accertamenti consentendo di individuare non solo il luogo, ricadente nel Comune di S. Gregorio d’Ippona, ove erano stati gettati i sacchi in plastica, quanto soprattutto l’autore del gesto.

Al riguardo decisive sono stati l’autovettura utilizzata e la particolare andatura dell’uomo evidenziatasi dalla visione del filmato.

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Sul posto individuato, gli agenti hanno innanzitutto riscontrato che i cinque sacchi in plastica di media grandezza che erano stati gettati, contenevano rifiuti indifferenziati non pericolosi, tra cui utensili in metallo, plastiche ed altro materiale che, invece, avrebbero dovuto essere appositamente smaltiti con la raccolta differenziata. Ma soprattutto, i sacchi contenevano la firma di chi li aveva lanciati, dato che, all’interno degli stessi, gli agenti hanno riscontrato la presenza di ricette mediche e varia documentazione cartacea intestata all’autore del “lancio” ed ai suoi familiari. Pertanto, lo stesso, è stato sanzionato per aver violato l’art. 192 c. 1 e 2 del D.L. n. 152/2006 Testo Unico Ambiente, con la contestazione di verbale di euro 600,00, somma pari al doppio dell’importo minimo previsto dalla normativa. 

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Al momento della notifica del verbale all’uomo, un pensionato di ottantadue anni, peraltro abitante non poco distante dal luogo di discarica, non è rimasto altro che ammettere le proprie responsabilità, giustificandosi sul mancato ritiro degli stessi da parte degli operatori ecologici. I sacchi, gettati nel terrapieno e non facilmente raggiungibili da parte dei suddetti operatori, ostruivano i canali di scolo delle acque dalla sede stradale. Tuttavia sono stati recuperati dagli Agenti della Questura nel corso del sopralluogo e consegnati per il loro corretto smaltimento alla ditta incaricata.

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