di ALESSIA DE SANTO
Università "Magna Græcia" di Catanzaro, (Umg) Aula Giovanni Paolo II. Si è tenuto questa mattina un convegno che posa l'attenzione sulla violenza economica sulle donne. Tema che spesso viene quasi messo in secondo piano ma, che in realtà è il primo atto di ciò che rende poi una donna sottomessa alla violenza domestica, in quanto, la vietata libertà economica di un individuo può recare ad esso una dipendenza dal proprio partner che, in questa forma di "potere" riscontrato, può tranquillamente abusare della sua posizione per creare questa simbiotica forma di violenza.
A parlare oggi persone di spicco come Marisa Mascaro, Referente regionale per l’Educazione finanziaria, che spiega che spesso, dalle donne stesse, questa violenza non viene riconosciuta, il delegare, che spesso ingenuamente viene fatto senza indugio, porti proprio all'essere poi sottomesse da un altro individuo. Tutto ciò, si capisce bene sia deleterio non solo per qualsiasi individuo ma, sopra tutto, per chi già subisce abusi mentali o addirittura fisici da parte di un compagno. L'informazione, di fatto, crea sempre la possibilità di prevenzione verso determinati atteggiamenti auto-lesionisti che, sempre più spesso, trovano dall'altra parte soggetti tendenti al controllo ed alla manipolazione.
Un non trascurabile problema quindi, che vede però impegnarsi nella causa anche i settori bancari a sostegno delle donne, come espone Marco Paoluzzi, responsabile area crediti dell’ente nazionale Microcredito, che espone oggi la possibilità di offrire prodotti di finanza inclusiva, ovvero la possibilità per privati e aziende, chiunque insomma abbia la necessità di dover avere una formazione capace di prevenire ogni tipo di violenza finanziaria. La possibilità quindi di percorrere dei corsi di formazione da parte del Microcredito e dal Ministro, grande progetto Nazionale chiamato "Il microcredito per la libertà" dedicato alle donne vittime di violenza che, recandosi ad un qualsiasi centro anti violenza possono attingerne con sempricità.
Conclude l'intervento l'architetto Teresa Gualtieri presidente Fondazione Italiana dell'Unesco, che vede proprio quest'ultimo impegnato nel sostenere la priorità della parità di genere, Afferma quindi la stretta relazione dell'emancipazione delle donne con lo sviluppo dei vari Paesi.
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