"Un diritto messo di traverso": a Crotone la conferenza spettacolo di e con il magistrato Salvatore Cosentino

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  22 giugno 2023 18:08

La Camera Penale di Crotone, in collaborazione con la sezione AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) di Crotone e con l’Associazione Internazionale “MONDO VERO – tra Oriente e Occidente”, sono lieti di annunciare che verrà presentato a Crotone in data 30 giugno 2023, alle ore 17:30, presso l’Auditorium dell’Istituto “Pertini-Santoni”, l’evento a cura del Dr. Salvatore Cosentino, Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Lecce, autore ed interprete della conferenza-spettacolo “Un diritto messo di traverso".

L’evento prevede anche l’accreditamento ed il riconoscimento di 4 crediti formativi da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Crotone. Il Dr. Salvatore Cosentino, già Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Taranto e di Locri, e Procuratore Reggente presso il Tribunale di Locri, collabora con le cattedre di Diritto penale e Diritto dall'ambiente delle facoltà di Giurisprudenza, Economia e Commercio e Scienze Umane dell'Università del Salento; è docente di Diritto Penale alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. È inoltre autore teatrale e critico letterario. Nella sua carriera ha seguito diverse inchieste, e scritto numerose conferenze-spettacolo teatrali sui paradossi, ma anche le virtuose pratiche del mondo del diritto, nonché su melodramma e crimine, con le quali ha vinto vari premi nazionali e internazionali, rappresentandole su palcoscenici teatrali nonché presso scuole di specializzazione, ordini professionali, università e case circondariali di varie città d'Italia. L’autore, magistrato e docente universitario, affronta tematiche di stringente attualità nel monologo da lui scritto e interpretato, prendendo spunto dalla sua esperienza diretta maturata negli anni nei tribunali e nelle aule universitarie, accendendo i riflettori sul mondo complesso della giustizia. Con onestà intellettuale, vengono evidenziati i diversi aspetti degli attori sociali coinvolti, nonché il rapporto fra giustizia ed opinione pubblica, che è sempre stato problematico.

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Una disamina anche sulla drammatica e progressiva perdita di fiducia, da parte dell’opinione pubblica, nei confronti del mondo giudiziario. Occorre ricucire lo scollamento con la realtà quotidiana, con i cittadini. La terminologia complicata del diritto ha allontanato le leggi dal popolo. Un linguaggio spesso utilizzato come strumento di potere o come cosmetico per nascondere debolezze umane. È necessario un ritorno all’essere umano, eliminando gli stereotipi che si utilizzano nella valutazione degli individui, con la consapevolezza che occorre sempre giudicare i fatti e gli atti, mai le persone.

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