Siglato un protocollo tra il ministro Azzolina e i rappresentanti delle associazioni professionali di pedagogisti ed educatori e di associazioni pedagogiche accademiche
18 ottobre 2020 12:37L'intesa siglata si rivolge a tutti gli studenti, agli insegnanti e alle famiglie, con una particolare attenzione alle aree fragili e di povertà educativa, nell’ottica del supporto che i pedagogisti e gli educatori socio-pedagogici, possono offrire alla didattica, alla relazione educativa, all’inclusione, all’educazione alla cittadinanza attiva.
"Il protocollo sottoscritto il 27 agosto 2020 dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e dai rappresentanti delle associazioni professionali di pedagogisti ed educatori e di associazioni pedagogiche accademiche rappresenta infatti il prosieguo di un percorso iniziato da ANPE con lo stesso Ministero nel 2007 tramite un protocollo che ha già prodotto sperimentazioni - anche in situazioni di emergenza come a causa del terremoto dell’Aquila nel 2009 - che hanno visto la partecipazione di pedagogisti nelle scuole e che vede ora il coinvolgimento in rete delle diverse associazioni" ha sottolineato Maria Angela Grassi, Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani (ANPE)
"Due dei bandi ministeriali sono già pubblicati - afferma Marcella Russo Presidente ANPE Calabria, e considerato che sono a disposizione più di un milione di euro, è una occasione per le Scuole della Regione di non perdere l’occasione per contribuire alla diminuzione della povertà educativa".
Un impegno come ha ribadito la presidente Grassi "che discende dalla consapevolezza che ci troviamo di fronte - non solo a causa dell’emergenza sanitaria in atto ma soprattutto per gli effetti prodotti da essa - ad un processo di profonda innovazione del nostro sistema d’istruzione e formazione che si sviluppa su due versanti: i processi di insegnamento/apprendimento che necessitano di nuove metodiche didattiche con riferimento al potenziale di educabilità dei singoli alunni ed i processi educativi per l’acquisizione di nuove forme di civile convivenza e, quindi, la promozione di nuove identità personali e sociali nell’ottica della corresponsabilità educativa con la famiglia e le altre istituzioni del territorio. Ciò evidenzia come il sistema di istruzione e formazione sia chiamato, soprattutto in questo difficile momento e in particolare in alcuni contesti, a svolgere una complessa attività di formazione sia di giovani che di adulti e per questo motivo debba essere sostenuto a sviluppare una più efficace funzione sociale. La stipula di tale Protocollo - continua la dr.ssa Grassi - impegna il MI e l’ANPE, nell’ambito dei rispettivi fini istituzionali, nella piena osservanza dei propri ruoli e dei principi e delle scelte di autonomia delle singole istituzioni scolastiche in tema di Piano dell’offerta formativa, a ricercare e sperimentare modalità di raccordo ed interazione, anche al fine di intervenire nelle situazioni di emergenza o di particolare povertà educativa. A tale scopo la nostra associazione - conclude la Presidente nazionale ANPE - in virtù dell’adesione al Protocollo sopracitato e denominato “Attivare progetti finalizzati a promuovere l’educazione alla convivenza civile, sociale e solidale, quale parte integrante dell’offerta formativa”, mette a disposizione delle singole scuole i suoi esperti pedagogisti per avviare percorsi di consulenza pedagogica, finalizzati a sostenere attività innovative per il successo formativo degli alunni/studenti".
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