di MASSIMO PINNA
Gizzeria, un’isola ecologica in precarie condizioni igienico-ambientali.
Già nel mese di luglio, il gruppo Gizzeria Futura aveva lanciato l’allarme chiedendo all’amministrazione locale di ristabilire quantomeno livelli accettabili di igiene pubblica, per evitare ulteriore inquinamento ambientale e delle falde acquifere. Ma ad oggi, la situazione se si può è anche peggiorata.
“Eravamo convinti – scrivono - che, almeno in questo caso si sarebbero mossi velocemente per rendere il sito, dal punto di vista igienico sanitario un tantino migliore e riportarlo in condizioni cosiddette civili. La situazione che ci siamo trovati di fronte, è qualcosa di veramente vergognoso e molto pericolosa per la salute pubblica”. Gizzeria Futura denuncia come si tratti di “un sito privo di piattaforma a norma e canali di scolo, maleodorante e con montagne di rifiuti di ogni genere sparsi ovunque, adagiati sulla terra inzuppata di percolato, ammassati alla meno peggio adiacenti ai diversi canali d’acqua collegati col mare ed i topi padroni lasciati a governare sulla cosa pubblica”.
E ricordano come “il Comune di Gizzeria attraverso un bando pubblico, riceve migliaia di euro per mantenere il sito a norma, per effettuare la raccolta differenziata e per utilizzare un mezzo idoneo al trasporto della spazzatura. La domanda sorge spontanea, tutti le centinaia di migliaia di euro che incassate dal bando regionale dove vanno a finire? Come vengono utilizzate?”.
Per Gizzeria Futura “il sito è in condizioni da terzo mondo; si ammassano i rifiuti tutti insieme, senza nessuna distinzione, il mezzo che di utilizza lo si è affittato a 76 mila l’anno, invece di comprarne uno e magari un po' più a norma di questo che è pagata profumatamente”. Insomma, “si sta massacrando ed inquinando un intero territorio, giocando con la salute di migliaia i cittadini. E ricordiamo – infine - che di recente è saltata fuori la vicenda dei rifiuti stoccati all’interno di un capannone sempre qui a Gizzeria”.
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