di CLAUDIA FISCILETTI
Carmine Cristallo Scalzi lo spirito del cantautore ce l’ha nel sangue e lo dimostra nel suo ultimo singolo “Una canzone per dimenticarti”, uscito sulle piattaforme digitali a dicembre. Nato a Catanzaro, poi divenuto “errante” tra le varie città d’Italia come Bologna, Torino e Milano, per motivi di studio e di lavoro, ha molti interessi che riguardano l’illustrazione, la musica e la regia. Il suo progetto musicale solista inizia due anni fa, concretizzandosi con l’uscita di questo nuovo singolo che è accompagnato da un videoclip diretto dallo stesso Carmine che afferma: “Mi trovo molto a mio agio dietro la macchina da presa”. Lo stile minimalista e asciutto unito ad un montaggio serrato e "disturbato" delle immagini vuole simboleggiare una sorta di flusso di coscienza ininterrotto che prende per mano il brano fino alla fine. Ma il cantautore riesce a destreggiarsi tra la sua carriera musicale, a suon di cantautorato e indie rock, e la sua carriera da illustratore. Infatti è alle prese con una serie di libri illustrati chiamata “Mitologia Elfica” e ambientata in un mondo fantastico fatto di fate ed elfi.
“Una canzone per dimenticarti” è il tuo nuovo singolo in cui affronti il tema dell’abbandono
Si, questo è un tema che accomuna un po' tutti, poiché per abbandono non intendo solo quello che si limita ad una relazione amorosa o ad una persona cara, ma mi riferisco anche alla separazione da un qualcosa che sia importante per ognuno di noi. Un artista di solito scrive di cose che fanno parte del proprio vissuto e che sono comuni a tutti, personalmente ci tengo ad esprimere la mia arte senza costruzioni di plastica, ma esprimendo la genuinità del mio processo artistico.
Regista, musicista, illustratore, a quale di queste arti ti sei approcciato per prima?
Come tutti i bambini, ho iniziato col disegno. Poi però, col passare degli anni, non l’ho più lasciato, affinandosi sempre di più. Inoltre sono cresciuto in una famiglia molto musicale, nel senso che a casa mia si ascoltava molta musica, quindi è stato facile che questa entrasse subito nella mia testa. E poi i miei genitori sono sempre stati amanti del cinema, quindi spesso e volentieri guardavo dei film con loro. Quello che rappresenta una rivelazione per me è stato “Nosferatu il vampiro” diretto da Murnau, che ho visto da piccolissimo. Penso che sia per questo se adesso mi piacciono le tematiche un po' fantastiche, che prescindono dalla realtà o che la dipingono in maniera diversa.
C’è qualcuno che ammiri in particolar modo tanto per le illustrazioni quanto per la musica e la regia?
Sono tantissimi. Per quanto riguarda l’illustrazione non posso non citare Andrea Pazienza, Filippo Scozzari e Stefano Tamburini che, oltre ad essere fumettisti e disegnatori eccezionali, hanno creato un movimento culturale alternativo che andava oltre il disegno, immergendosi fin dentro alla realtà socio-politica dell’epoca. Dal punto di vista della regia e recitazione mi interessano tutti quegli artisti, attori, registi che plasmano le proprie performance in maniera fortemente identitaria, come Robert De Niro, John Cassavetes, Al Pacino, o il cinema di Malick e Lars Von Trier, per citarne solo alcuni. Per la musica, invece, venendo dal cantautorato italiano, non posso che nominare Lucio Battisti, Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla. Mi piace ascoltare chiunque abbia qualcosa da dire, come Brunori Sas, ad esempio. Poi ascolto anche molto indie rock, come i Marlene Kuntz, i Fast Animals and Slow Kids e i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti).
Prima per motivi di studio e poi di lavoro ti sei trasferito in diverse città italiane come Bologna, Torino, Milano, ma c’è qualcosa che ti lega a Catanzaro, la tua città natale?
Premetto che io mi sento bene ovunque, in ogni città in cui ho vissuto ci sono pezzi di me che lascio e ritrovo ogni volta in cui ritorno. Con Catanzaro, essendo la città in cui sono nato, ovviamente ho un legame particolare fatto di molti ricordi. C’è un modo di interrelazione in questa città che non è freddo, anzi, ti fa sentire in simbiosi con la terra dalla quale provieni. E poi sono legato al mare. Il mare per me è sangue, è libertà, infatti quando sto lontano per troppo tempo ne sento la mancanza.
Quali progetti hai per il futuro?
Il futuro è molto fluido, in divenire. Per adesso posso dire che sul mio canale Youtube ogni due settimane usciranno altri singoli, altri videoclip, sessioni live esclusive, per poi proseguire con i live da Maggio, spero. Ci sarà anche una serie di libri di illustrazioni a cui tengo moltissimo (Mitologia Elfica, www.mitologiaelfica.com) che spero sia pronta entro breve. Ogni novità sarà postata sul mio sito www.carminecristalloscalzi.com e sui social, tra cui Youtube, Spotify, instagram (@carminecristalloscalzi) e Facebook.
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