Le poche risorse che autorizzano nuove spese sono circa 2 milioni per interventi di riqualificazione in edilizia sanitaria e oltre 700 mila per la ristrutturazione dell'ospedale di Locri
11 dicembre 2022 18:22"Una dimensione normativa estremamente prudenziale e indirizzata a rafforzare gli equilibri di bilancio". Questo è l'approccio - definizione della relazione descrittiva - la legge di stabilità della Regione Calabria 2023/25 approvata ieri dalla Giunta e che nelle prossime settimane passerà al vaglio del Consiglio.
E in effetti le risorse mobilitate dalla 'manovra' calabrese sono piuttosto limitate. Per i fondi speciali delle leggi (in altre parole la prenotazione dell'impegno che si concretizzerà con l'approvazione delle misure del bilancio di previsione) sono, per l'anno 2023, di 730 mila euro e altri di altri 100 mila in conto capitale. Ci sono poi circa 900 milioni per il rifinanziamento di 'vecchie' leggi regionali: 303,1 milioni di euro per il 2023 e 302,5 milioni sia per il 2024 e sia per il 2025.
Non grandissime le somme per le 'nuove autorizzazioni di spesa'. Ci sono un milione per il cofinanziamento in materia di edilizia sanitaria per l'ammodernamento tecnologico, 723 milioni per la ristrutturazione e messa a norma dell'ospedale di Locri e un altro milione "interventi urgenti ed indifferibili di carattere edilizio, impiantistico e tecnologico, necessari per garantire il mantenimento delle condizioni sicurezza all'interno dei presidi sanitari". Infine è di 7,8 milioni annui il contributo alla finanza pubblica della Regione, assolvendo a un obbligo previsto dalla legge di bilancio nazionale del 2021.
Nella relazione illustrativa viene spiegato come: "Il contesto all'interno del quale si inserisce detto provvedimento di programmazione non è ancora estremamente definito ove si considerino le incertezza circa le misure che verranno adottate in sede di approvazione definitiva del bilancio di previsione per il 2023, per contrastare gli effetti negativi dell'aumento dei prezzi non solo energetici e per sostenere famiglie e imprese, in particolare nel settore dei trasporti, e nel settore della tutela del territorio e della difesa idrogeologica, considerato - si legge ancora - il mancato rifinanziamento, allo stato attuale, dei progetti di tutela ambientale che riguardano l'utilizzo della manodopera idraulico forestale in forza a Calabria Verde e presso i Consorzi di bonifica". (g.r.)
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