“Una notte al museo”, Ilario Parentela entusiasta per la manifestazione: “Emozionato per l’occasione”

Ringrazio il mondo dei graffiti perché se non fosse stato per il writing non sarei stato qui questa sera.  

Iniziai a fare i primi graffiti in zone abbandonate e riservate, non frequentate. Dopo le prime tag, le classiche firme sul muro, ho iniziato ad approfondire lo stile e il freestyle, dando importanza all'evoluzione della mia arte. Rivedendo quei murales, notavo quanto andassero ad assumere un valore aggiunto, andando ad arricchendo, riqualificando e dando un tocco di colore a zone degradate e abbandonate. Con il passare degli anni, ho approfondito altri stili e tecniche, come lo stencil pur portando con me sempre la natura da "writer".

 

Le esperienze, i confronti con altri artisti, le creew, lo studio presso l'accademia delle belle arti, le possibilità di dipingere fuori dal territorio calabrese come il mio stesso lavoro da operatore socio sanitario mi hanno fatto crescere molto sia a livello artistico che umano.