"Una porcheria... Casca tutto". Malta scadente e i 'miscugli' nei lavori del ponte Morandi e dei muri della S.S. 280

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images "Una porcheria... Casca tutto". Malta scadente e i 'miscugli' nei lavori del ponte Morandi e dei muri della S.S. 280

  03 novembre 2021 13:05

di GABRIELE RUBINO

Ditta in difficoltà economiche, un cantiere aperto su cui non si possono fare più ritardi e gli 'aggiustamenti' sul materiale da utilizzare. E' il film già visto di tantissimi appalti pubblici riprodotto nei lavori di manutenzione straordinaria del calcestruzzo del ponte Morandi e dei muri di contenimento della S.S. 280 'dei Due Mari'. Un film raccontato nell'operazione Brooklyn e che però fa un certo effetto visto che migliaia e migliaia di automobilisti passano ogni giorno sopra il simbolo stesso del capoluogo di Regione. 

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Un simbolo a cui è stata destinata malta di qualità scadente perché la ditta aggiudicataria dell'appalto, la Tank, si ritrovava sul groppone fatture insolute e quindi bisognava conciliare le necessità di risparmiare e non bloccare i lavori. Che la malta "Azichem Repar Tix" (quella usata) fosse nettamente peggiore della Basf lo sapevano tutti gli indagati intercettati dagli inquirenti. A partire dallo stesso direttore tecnico della Tank, Gaetano Curcio, che l'ha definita "una porcheria" quando parlava con un fornitore. "..Noi pagheremo la voce, quella a 68 non più a 72,....", spiega il direttore tecnico lasciando intendere il risparmio. Ne ordinerà 30 mila Kg, secondo la ricostruzione degli inquirenti.

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A tratti inquietante poi la conversazione tra Curcio e Pietro Di Nicuolo (non indagato), referente operativo per il cantiere dei muri della S.S. 208. Quest'ultimo confida all'interlocutore: "... secondo lui dice che non va bene perché noi al Morandi con questo materiale l'abbiamo fatto e casca tutto ...".

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Poi Curcio deve comunicare la decisione sul materiale all'ingegnere dell'Anas e direttore dei lavori Silvio Baudi. Quest'ultimo all'inizio sembra scettico sull'impiego dell'altra malta: "Non è che mi piaccia molto". Al cospetto di assenza di alternative, l'ingegnere consiglia comunque l'impiego della tecnica della bocciardatura più fitta possibile - evitando alla Tank l'ulteriore aggravio della demolizione- e rimanendo pur sempre convinto che quel materiale è scadente. "Io Azichem l'ho già testato su una superficie pressoché liscia, ha fatto guai.... Si è staccato, a fogli".  Insomma, tanti "simbrascugli". 

LEGGI QUI I DETTAGLI DELL'OPERAZIONE BROOKLYN

LEGGI QUI LE INTERCETTAZIONI DELL'INCHIESTA

 

 

 

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