Alla vigilia del grande appuntamento con il Giubileo del 2025, parte da Cicala, comune della Presila catanzarese, nel territorio della diocesi di Catanzaro-Squillace, l’idea progettuale per la realizzazione di un “cammino” sui passi dell’Apostolo Giacomo che intende coinvolgere quattordici comuni e quattro provincie del territorio regionale. Si tratta di un itinerario che intende promuovere e valorizzare il patrimonio storico, spirituale, culturale e naturalistico locale, nel segno della riscoperta di antiche tradizioni e valori religiosi legati al culto di San Giacomo Maggiore Apostolo in Calabria. Occasione propizia per la presentazione dell’iniziativa, gli annuali festeggiamenti in onore di San Giacomo, molto partecipati e sentiti, che richiamano a Cicala devoti e fedeli dei paesi circostanti. La rinnovata e restaurata chiesa matrice ha infatti accolto una nutrita équipe di tecnici, storici e rappresentanti degli enti locali e regionali e dell’associazionismo, convenuti a Cicala per la celebrazione del convegno moderato da Saverio Nisticò, coordinatore della divisione Artium di “Desta” e che ha coinvolto e appassionato il nutrito pubblico presente.
A fare gli onori di casa il parroco don Sergio Polito, ideatore del progetto assieme al sindaco Alessandro Falvo e alla collaborazione di Equipe formata da Saverio Nisticò, Gianfranco Solferino, Tito Arno, Andrea Cutrupi
“Una esperienza unica - hanno sottolineato don Sergio e il primo cittadino Falvo - che consente ai viaggiatori di scoprire le bellezze della Calabria in un modo del tutto nuovo. Un pellegrinaggio che attraversa alcune delle località più affascinanti della Calabria, in una camminata che unisce natura, cultura e spiritualità”.
Non è mancata la benedizione e il sostegno all’iniziativa da parte dell’Arcivescovo Claudio Maniago che ha assicurato, tramite il Vicario Generale don Salvino Cognetti, la concreta e fattiva collaborazione della Chiesa diocesana. Don Salvino Cognetti ha incoraggiato l’équipe a perseguire con il lavoro avviato, non mancando di ricordare che “il cammino è una struttura fondamentale dell’esperienza cristiana e che ha da sempre caratterizzato la storia della salvezza”. “Tutto quello che si realizza in un cammino – ha detto il vicario generale della diocesi – lo si fa con fatica perché la vita umana è fatica, ma anche incontro, apertura al futuro e con la bellezza dello sguardo: la vita cristiana comincia infatti da uno sguardo attento alle cose e, nel caso del cammino, alla natura, alla storia, ai segni che caratterizzano il percorso”.
Le motivazioni storiche alla base della realizzazione della “via di San Giacomo” in Calabria sono state sviluppate dallo storico dell’arte Gianfrancesco Solferino nel corso di una corposa e appassionata dissertazione, a sua volta integrata dall’intervento del tecnico progettista Tito Arno. “Il Cammino è un'esperienza che può essere vissuta a piedi – ha sottolineato Arno - consentendo ai partecipanti di immergersi completamente nella bellezza della natura, della storia e della cultura della nostra regione. Una delle peculiarità di questo percorso è che le tappe non sono standard e possono essere modulate in base alle preferenze e alle esigenze dei camminatori. Questo permette ai partecipanti di conoscere ogni luogo che incontrano lungo il percorso, di interagire con la gente del posto e di vivere l'avventura in modo completo. La bicicletta è un'alternativa molto valida e consigliata per coloro che desiderano percorrere il cammino in modo più rapido ed efficiente”. Sono intervenuti anche Pasquale Talarico, presidente dell’associazione “Terra Mater” di Cicala, Andrea Cutrupi, priore della Confraternita di San Jacopo di Compostella per la Calabria e Salvatore Trumino, ideatore e coordinatore del Cammino di San Giacomo in Sicilia. Significativa la presenza di alcuni tra i sindaci del territorio regionale coinvolti nel progetto, tra cui Pasquale Taverna (sindaco di Bianchi) e Antonello Formica (sindaco di Settingiano). In rappresentanza della Regione Calabria ha portato il proprio contributo tecnico Cosimo Caridi, funzionario del “Settore promozione ed attrattività dell’offerta turistica e del turismo sostenibile” che sta supportando l’équipe nella concreta programmazione operativa del progetto. Il consigliere regionale Antonio Montuoro, nell’intervento di chiusura dell’incontro, ha richiamato l’impegno che la Regione Calabria sta profondendo per sostenere il rilancio delle aree interne che vivono una stagione di grande sofferenza dovuta allo spopolamento sempre più massiccio. A questo riguardo ha citato alcuni provvedimenti normativi tra cui la legge 12/2023 che lo ha visto tra gli estensori e che rappresenta “una concreta possibilità di accompagnamento per lo sviluppo e la crescita del turismo lento, per la nascita e l’affermazione di cammini capaci di svelare il nostro inestimabile patrimonio naturalistico, culturale, religioso”. “L’intuizione di un cammino nel nome di San Giacomo – ha detto Montuoro – è meritevole di plauso e sostegno, anche perché nasce con un pregevole sforzo di lavoro sinergico e unitario tra enti locali, parrocchie e associazioni, uno sforzo che va incoraggiato e valorizzato”.
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