Ideato da Vincenzo Ursini e realizzato dall’associazione culturale “Accademia dei Bronzi” della quale egli è ora presidente, il premio Alda Merini, giunto ormai alla undicesima edizione, si conferma come uno dei più seguiti concorsi internazionali di poesia, visto che ogni anno vi partecipano autori di varie nazionalità.
I vincitori di questa edizione, la cui premiazione si terrà venerdì 28 luglio, dalle ore 10,00 alle ore 12,30 presso la chiesa parrocchiale “SS. Immacolata e San Michele” di Botricello, gentilmente concessa all’associazione culturale catanzarese dal parroco don Rosario Morrone, sono (per la sezione poesia inedita): Angela Maria Malatacca di Castrolibero, con la lirica “Dammi le parole”, Giuseppe Galati di Acquaro, con “Ti parlo ancora”, Erminio Giavini di Milano, con “Tempus fugit”, Fabio Pedrazzi di Fara in Sabina con “La luna osserva il Re ghigliottinato” e Beppi Repetto di Genova, con “La nostra primavera”. La sezione di poesia edita è stata invece vinta da Francesca Misasi di Vicenza, con “Emigrante”. Ai posti d’onore: Gilberto Vergoni di Cesena, con “Nell’attesa della neve” e Felice Foresta di Catanzaro, con “È un paese”.
Ma il premio Merini non è solo poesia. Ogni anno, infatti, l’Accademia dei Bronzi assegna tre targhe speciali d’argento, realizzate da Michele Affidato, riservate al mondo dell’informazione e della cultura del territorio.
Quest’anno, a ricevere questo prestigioso riconoscimento saranno: Vincenzo Iozzo per il giornalismo, Annibale Notaris per il settore radiotelevisivo e Mauro Rechichi, medico-scrittore.
Vincenzo Iozzo è stato premiato “per la sua eccellente capacità di gestire le informazioni ricevute, attraverso la verifica attenta delle fonti, senza mai alterarne i contenuti e suggerendo ai lettori spunti di distaccata e autonoma riflessione”.
Nato nel 1960, Iozzo vive e lavora a Chiaravalle Centrale dove è dirigente di ragioneria presso il comune. La sua prima esperienza giornalistica è del 1979 quando, per dare voce al vasto e difficile comprensorio delle Preserre, inizia a collaborare con “Radio Libera Chiaravalle”. Oltre al radiogiornale quotidiano, molto seguite sono state le sue dirette dai consigli comunali. Dal 1982 inizia a collaborare con il quotidiano “Gazzetta del Sud” e ottiene l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti della Calabria. Da allora scrive di cronaca nera, politica, sport, attualità e cultura, offrendo significative potenzialità di crescita a tutte le associazioni e agli studiosi del territorio. Relativamente allo sport, con la promozione in C/2 della locale squadra di calcio, l’Adelaide, ha collaborato anche con la “Gazzetta dello Sport”, “La Gazzetta del Mezzogiorno”, l’agenzia Rotopress e alcuni canali televisivi regionali.
Dal 1990 al 2011 è stato, infine, direttore del Tg di Telejonio. il giornalismo rimane la sua grande passione.
Il premio per il settore radiotelevisivo è stato assegnato al Gruppo editoriale ADN Italia di Annibale Notaris. A ritirare la targa d’argento sarà la dottoressa Anita Epifano, direttrice editoriale del Gruppo. Notaris è stato premiato “per la sua capacità di innovare, lungimirante nel creare e sviluppare un polo di comunicazione unico nel Meridione, un sistema leader per numero di telespettatori e radioascoltatori. Da un’eccellenza meridionale ad una sfida nazionale.
Da oltre 40 anni, il Gruppo ADN Italia, si occupa del settore radiotelevisivo. Anni di duro lavoro e di investimenti ma soprattutto progetti unici ed esclusivi hanno consentito, di recente, la sua espansione sul territorio nazionale. “Possiamo ben dire - sottolinea Ursini - che, in questa occasione, il Sud Italia conquista il Nord: traguardo che ha creato grandi occasioni e benefici per i collaboratori, per le famiglie, per le aziende che investono e per gli utenti che diventano ogni giorno sempre più numerosi. Tutto questo grazie ad Annibale Notaris, editore aperto verso le nuove tecnologie ma soprattutto molto accorto, al fine di fornire ai fruitori dei mass media contenuti di notevole spessore culturale”.
La terza targa d’argento è stata assegnata al medico-scrittore Mauro Rechichi “per per aver promosso e sostenuto, attraverso specifiche manifestazioni e pubblicazioni di carattere storico-antropologico, l’arte medica e le tradizioni della sanità calabrese, tramandando alle nuove generazioni storie umane e professionali di indiscussa professionalità”.
Nato a Brancaleone il 13 settembre del 1939, Mauro Rechichi si laurea in Medicina e Chirurgia a Messina. Si specializza in Anestesia a Catania, in Rianimazione a Bari e in Pneumologia a Messina. Dopo una serie di incarichi presso alcuni nosocomi della provincia di Reggio Calabria, frequenta, a Firenze, il Corso Allievi Ufficiali della Scuola di Sanità Militare. Nel 1977 vince il concorso per il Centro di Rianimazione Respiratoria dell’Ospedale “Ciaccio” e, subito dopo, supera quello per primario di ruolo di Anestesia e Rianimazione. Direttore del Dipartimento “Emergenze-Urgenze” dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, lascia il servizio il 30 settembre del 2006 per raggiunti limiti di età. Intensa è stata anche la sua attività sindacale quale consigliere nazionale dell’AAROI-SIAARTI. Come scrittore, Rechichi ha ideato nuove forme di divulgazione scientifica creando cortometraggi con gli attori del “Teatro Azione” di Nino Gemelli e del “Teatro di Soverato” del dott. Francesco Leone. Ha pubblicato vari volumi, tra i quali: “Un giorno a Catanzaro: Turismo, Medicina ed Arte”, Riflessioni in versi di un anestesista”, “Identità dell’Anestesista”, “Diario di un anno”, “Arte e satira”, “Arte e Medicina”; “Dall’ospedale vecchio al Pugliese” (I e II volume) e, recentemente, “Goliardia e politica nell’Università di Messina” (volume di 550 pagine con centinaia di illustrazioni).
Presidente del Rotary di Catanzaro nel 1995, è stato insignito del premio “Paul Herris”, la più alta onorificenza istituita dal Rotary internazionale nel 1957 per ricordare il proprio fondatore.
Ai vincitori sarà consegnata un’artistica targa di argento realizzata dal Maestro orafo Michele Affidato. “L’adesione sin dall’inizio al nostro concorso dell’orafo Michele Affidato – ha sottolineato Ursini – ci ha consentito di mettere in palio premi di alta qualità, apprezzati da tutti i vincitori per la loro eleganza e la indiscussa originalità”.
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