Unindustria Calabria compie 50 anni, Orsini: “Necessario Sud sempre più forte”

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  18 ottobre 2024 18:13

di MARCO VALLONE

L'attività di Unindustria Calabria raggiunge oggi il mezzo secolo. L'importante traguardo è stato celebrato questo pomeriggio nell'Auditorium dell'Università Magna Graecia di Catanzaro: una scelta non casuale anche quella del luogo di celebrazione, tenuto conto di come il presidente Aldo Ferrara, alla guida di Unindustria Calabria dal 2020, abbia voluto imprimere un forte senso di innovazione alla propria attività, con un occhio di riguardo rivolto anche alle giovani generazioni.

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L'appuntamento ha previsto la presenza di figure di rilievo del panorama nazionale e regionale. Spicca la partecipazione del Presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini, oltre che quella del Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, a dimostrazione di come l'evento sia stato particolarmente sentito. Ma il parterre degli ospiti non finisce qui: sono infatti stati presenti anche Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno; Filippo Mancuso, presidente del Consiglio Regionale; Amedeo Mormile, presidente della provincia di Catanzaro; Nicola Fiorita, Sindaco di Catanzaro; Giovanni Cuda, rettore dell'Università Magna Graecia. E si potrebbe continuare: la platea di personalità presenti è stata davvero vasta.

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Il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha affermato come la sua presenza in questo importante anniversario dimostri “un successo. Essere qui vuol significare proprio la vicinanza al territorio, alle imprese. Quindi è una bellissima cosa, e credo che Aldo Ferrara, presidente di Confindustria Calabria, abbia scelto anche un luogo dell'università, della formazione: credo che sia un segnale positivissimo per il Paese anche perché abbiamo bisogno che il sud diventi sempre più forte. E perché il locomotore Italia è un locomotore unico: più è forte il mezzogiorno, più tutta l'Italia funziona e andrà bene”. Su quali saranno le iniziative che Confindustria metterà in atto per il meridione e la Calabria Orsini ha evidenziato come “noi per il meridione credo abbiate visto quanto è stato lavorato sull'incremento della posta sulle Zes. E' stato quasi raddoppiato il valore economico inserito: ora tocca a noi, come imprenditori, riuscire a scaricare e a mettere a terra gli investimenti e i soldi che ci sono stati proposti dal governo. Credo che Natale Mazzuca (vice presidente Confindustria) abbia fatto un ottimo lavoro insieme a Confindustria nazionale. Abbiamo lavorato molto col ministro Fitto per incrementare e raddoppiare, ovviamente, il denaro che è stato posto dal governo. Ora come imprenditori dobbiamo fare il nostro dovere e fare in modo che la crescita del mezzogiorno possa avvenire grazie anche proprio alle Zes”.

Il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha espresso la propria soddisfazione “per il rapporto che abbiamo avuto con gli imprenditori calabresi. Ma anche con Confindustria nazionale in questi 3 anni. Oggi c'è Orsini, ma diverse volte, prima di lui, c'è stato Bonomi. Con Confindustria condividiamo nella fase ascendente, proprio nella fase di formazione delle decisioni, le scelte sui bandi da destinare alle imprese e che, proprio per questo, stanno avendo un grande successo, nel senso che tante imprese aderiscono ai bandi della Regione. E' una modalità operativa che deve essere continuata. Purtroppo non sempre è stato così in passato perché, fosse stato così, oggi avremmo dati macroeconomici migliori. Come dico spesso le scelte di politica industriale, ma anche le scelte di sviluppo locale, riverberano i loro effetti dopo 5, 6, 10 anni. Così come le scelte infrastrutturali. Per cui noi ci siamo trovati a cominciare da zero un lavoro che purtroppo in Calabria negli anni passati non è stato svolto”. Interrogato su cosa Orsini potrebbe fare per la Calabria, Roberto Occhiuto ha affermato che si aspetta “da Confindustria nazionale che ci sia una attenzione verso le possibilità che la Calabria può dare agli imprenditori che volessero allocare loro iniziative qui in Calabria. La Regione può svolgere una funzione di regolazione: io questo cerco di fare, attraendo attraverso bandi e iniziative pubbliche. Cercando di attrarre investimenti in Calabria. A volte sono costretto a fare anche il direttore commerciale della Regione, nel senso che è capitato spesso in questi 3 anni di aver dovuto incontrare Ceo di imprese nazionali o multinazionali, e fare anche a loro un racconto diverso della Calabria, che ha avuto molti stereotipi. Molti sono convinti che in Calabria non si possa investire per ragioni di sicurezza. Sto preparando un lavoro che dimostra come la Calabria sia molto più sicura di altre regioni per quanto riguarda i reati contro le persone e contro le aziende. Dobbiamo cambiare la narrazione, e mi aspetto che Confindustria nazionale lo faccia rispetto ai propri associati. La reputazione della Calabria è stata nel corso degli anni una straordinaria barriera che ne ha impedito lo sviluppo e l''attrazione di investimenti”.

Sollecitato sulla vicenda Baker Hughes, e sulla possibilità che il rischio di miraggio industriale possa ripetersi, Roberto Occhiuto ha evidenziato come incontrò “Baker Hughes più di un anno fa, quando vennero a propormi un investimento di 6 mln di euro che poi hanno fatto nell'area di Vibo. Chiesi a loro di fare un investimento più importante. Poi ritornarono dopo qualche mese dicendomi che volevano investire 60 mln in Calabria: è l'esempio di come in qualche modo io abbia fatto il direttore commerciale, il direttore marketing della Calabria. Avevo assicurato loro un contesto istituzionale favorevole ad accogliere investimenti, ma purtroppo così non è stato. Speriamo che questo non sia un danno solo per il Comune di Corigliano Rossano che non avrà questo investimento, speriamo che non sia un danno per l'intera Calabria. Quando nel circuito delle grandi imprese viene veicolata una notizia per cui la Calabria rende impossibile un finanziamento da 60 mln, questa notizia ha un effetto di contaminazione di straordinaria importanza. Parlerò ancora, insieme alle organizzazioni sindacali spero, con i vertici di Baker Hughes, e anche le organizzazioni sindacali sono molto interessate a che la Calabria non perda questa occasione. Mi pare di capire, dalle interlocuzioni che ho avuto col presidente di Baker Hughes, che non ci siano molte speranze. Però chi governa la Calabria deve mettercela tutta anche quando sembra complicato e, a volte, anche molto difficile”.

Sulla possibilità che la legge di bilancio possa aiutare la Calabria, viste le recenti polemiche tra il centrosinistra e il governo sulla sanità, Occhiuto ha sottolineato come la legge di bilancio “stanzi risorse importanti per la sanità. Io ho detto altre volte che il problema della sanità è sì legato alle quantità di risorse, ma è legato molto di più alle riforme mancate. Se non si riforma la macchina della sanità, rischiamo di mettere in questa macchina benzina ulteriore senza che produca un movimento apprezzabile della macchina stessa. Mi aspetto dal Governo che finalmente dia la possibilità ai medici che lavorano in zone svantaggiate del sud, ma anche del nord (perché ci sono zone al confine dell'Italia dove diventa difficile trovare dei medici), di essere pagati di più. Mi aspetto una riforma che riguardi per esempio i medici di medicina generale, perché fino a quando non ci sarà il filtro del territorio sui pronto soccorso, tutti i pronto soccorso d'Italia, e non solo quelli della Calabria, scoppieranno. Insomma mi aspetto che il dibattito politico nazionale sul tema della sanità riguardi una volta tanto non solo le risorse, ma anche le riforme”.

Il padrone di casa Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, ha affermato come “in questi 50 anni di storia della Confindustria calabrese credo che il nostro sistema abbia dimostrato, sotto qualunque presidenza e in qualunque stagione, di aver svolto un ruolo di interlocutore indispensabile per la messa a fuoco, l'approfondimento e anche l'accompagnamento dei processi decisionali riguardo alle politiche di crescita e di sviluppo. Quindi credo che sia un bilancio assolutamente positivo e noi continueremo lungo questa strada”. Su Baker Hughes, Ferrara ha detto: “Su Baker Hughes, se c'è uno spiraglio aperto, speriamo di lottare fino in fondo per evitare che questo investimento non si faccia. E' una partita troppo importante per la nostra Regione: per i posti di lavoro, per l'indotto che potrebbe generare e anche e soprattutto perché non dimentichiamo che è un investimento in tecnologie sostenibili e, in quanto tale, è una iniziativa di importanza strategica europea. Nel sud Europa e nella nostra regione. Dobbiamo fare di tutto per fare in modo che questo investimento si metta a terra”.

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