"Uniti nella distanza". A Catanzaro, le consegne a domicilio ai bisognosi grazie ad un gruppo di volontari (VIDEO INTERVISTA)

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images "Uniti nella distanza". A Catanzaro, le consegne a domicilio ai bisognosi grazie ad un gruppo di volontari (VIDEO INTERVISTA)
Alcuni dei volontari di Potere al Popolo

L'iniziativa solidale di USB, Potere al Popolo e Croce Verde nella città capoluogo

  23 maggio 2020 19:36

di CLAUDIA FISCILETTI

C’è un via vai di volontari, tra chi esce per portare a destinazione le consegne a domicilio e chi arriva per ritirare il pacco da consegnare. Ci si scambia qualche parola, si sorride in questa storia di solidarietà, anche se il sorriso è celato dalle mascherine che vengono diligentemente indossate da coloro che impiegano una parte del loro tempo ad aiutare chi, nella città di Catanzaro, ha più bisogno, chi si sente solo.
“Uniti nella distanza” è il motto con cui USB, Potere al Popolo e Croce Verde, hanno fatto partire dal 10 marzo l’iniziativa solidale, in seguito all’emergenza covid19. Un’iniziativa in cui “il popolo aiuta il popolo”, che continua senza sosta anche in questa Fase 2, perché il coronavirus sta lasciando dietro di sé problematiche che sarà difficile risolvere in breve tempo. Per questo i volontari -ad oggi circa 53- stanno continuando a mobilitarsi, non solo con consegne di farmaci e beni alimentari, ma anche fornendo ascolto alle persone che il virus ha reso ancora più sole.

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“Noi non ci vogliamo limitare alla consegna del pacco alimentare, ma vogliamo anche avere un rapporto umano, sociale, con i beneficiari”, afferma Gianmichele Bosco di Potere al Popolo. Sono circa 1.200 le consegne fatte sino ad oggi, a 400 beneficiari, grazie alle donazioni di privati -qualcuno ha anche fatte una donazione dalla Lombardia-.

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“Abbiamo notato che ci sono veramente tante persone da sole, tante persone abbandonate a loro stesse, è necessario un intervento istituzionale”, prosegue Bosco spiegando come l’iniziativa consideri beni di prima necessità non solo i farmaci e gli alimenti, ma anche la cultura, motivo per cui all’interno del pacco alimentare vengono inseriti uno o più libri, “l’arma” con cui i singoli beneficiari e/o le famiglie beneficiarie possano emanciparsi.
“Ovviamente non abbiamo le forze per farli arrivare ad una possibile emancipazione, ma vogliamo dare un piccolo input, uno strumento, affinché possano raggiungerla”, aggiunge Bosco, che poi conclude: “Abbiamo intenzione di proseguire con questa iniziativa perché i problemi economici rimarranno ancora per molto tempo, naturalmente per farlo abbiamo bisogno del sostegno di tutti quanti”.

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