«L’incarico ricevuto da Gino Mancuso, componente dell’equipe antidoping in servizio alle Universiadi di Napoli, è l’ennesimo riconoscimento della professionalità del medico catanzarese».
Lo hanno affermato il sindaco, Sergio Abramo, e il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, congratulandosi con Mancuso. «Alla sua seconda Universiade dopo quella invernale in Trentino del 2013, il medico, che è anche presidente provinciale della Federazione medico-sportiva italiana, continua a essere un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale della lotta al doping. Napoli è la nuova tappa di una carriera brillante, nel corso della quale è da anni componente fisso dell’antidoping del Giro d’Italia oltre ad aver rappresentato l’Italia nelle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016».
Mancuso è anche componente del comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute. «Riconoscimenti – hanno sottolineato Abramo e Polimeni – che non solo premiano le competenze individuali di Mancuso, ma che rappresentano un riconoscimento alla professionalità dell’intera classe medica catanzarese». Alle Universiadi di Napoli, trentesima edizione della manifestazione, partecipano ottomila atleti di 118 Paesi. Sono previsti circa 600 test antidoping in base ai protocolli Wada (World antidoping agency), alcuni dei quali saranno effettuati a sorpresa.
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