di VALERIO DONATO*
Sono costretto a registrare un intervento del Presidente della Giunta Regionale – On. Roberto Occhiuto – in ordine al tema della Istituzione di un corso di Medicina a Cosenza. Mi permetto di rilevare che l’intervento del Presidente include parti non veritiere o che comunque mi sembrano infondate.
Per vero la battaglia di Catanzaro non è una guerra di campanile, ma una reazione ad una campanilistica e prepotente rivendicazione ingiustificata di Cosenza.
Ed infatti, la istituzione di un nuovo corso di Medicina non sarebbe in grado di migliorare la formazione dedicata ai giovani studenti, esattamente come la istituzione di un corso di ingegneria a Catanzaro [là dove ne avesse la forza politica ed istituzionale] si tradurrebbe non già in un miglioramento del sistema, ma semplicemente di una azione campanilistica del capoluogo di Regione.
Una argomentazione usata dall’On. Occhiuto si fonderebbe sulla sussistenza in Italia di Regioni che hanno numerosi corsi di Medicina. L’esempio riportato è quello della Regione Veneto, nella quale sarebbero presenti 8 Facoltà di Medicina.
Il ragionamento non mi sembra persuasivo, poiché, in primo luogo, la popolazione veneta è di ben 5 [4.854.633] milioni di abitanti, circa, [in luogo della popolazione calabrese pari a 1 836 091]. Ma soprattutto non risulta vero che in Veneto vi sarebbero 8 Facoltà di Medicina. Nella Regione Veneto sono presenti 2 Facoltà di Medicina [a Padova e Verona].
Infine mi sembra improprio auspicare che ”l’università si faccia maggior carico dei doveri dell’assistenza sanitaria”, poiché, come noto, l’organizzazione dell’assistenza sanitaria nelle strutture ospedaliere convenzionati con l’Università per lo svolgimento delle attività didattiche e scientifiche, è di competenza regionale, sebbene per molti atti sia richiesto la preventiva intesa con le Università [d.lgs 517/1999].
Dunque, in conclusione, mi permetto di far appello alla sensibilità istituzionale dell’On. Occhiuto, nello svolgimento del Suo Autorevole compito di Presidente di tutta la Regione Calabria, nel riporre la dovuta attenzione alla preservazione di un luogo simbolo del territorio, di una popolazione intera, ma soprattutto e alla difesa di equilibri istituzionali, i quali sarebbero altrimenti gravemente alterati.
*Valerio Donato - consigliere comunale del Comune di Catanzaro
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