Primavera Studentesca (UMG) si rivolge alla Regione Calabria, sperando che il loro appello venga sostenuto anche dalle altre associazioni universitarie sparse in tutto il territorio
07 maggio 2020 19:43“In qualità di movimento studentesco abbiamo deciso di approfondire la tematica della distribuzione dei fondi destinati al diritto allo studio che andranno ad essere erogati ai singoli atenei. Pertanto, abbiamo protocollato un’apposita istanza alla governance regionale”. Lo scrive l’associazione universitaria Primavera studentesca dell’UMG (Università Magna Graecia di Catanzaro) in merito all’istanza indirizzata al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, all’assessore all’Università, Ricerca Scientifica e Istruzione, Sandra Savaglio, e al presidente del Consiglio Regionale, Domenico Tallini.
“La nostra richiesta scaturisce dalla necessita` di impedire una forte penalizzazione nei confronti dell’Umg, ponendosi l’obiettivo di superare la figura dell’idoneo non beneficiario, a maggior ragione in un momento storico e senza precedenti”, continuano i rappresentati del movimento studentesco che, nella missiva forniscono i dati riguardanti la ripartizione dei fondi per il diritto allo studio tra gli Atenei calabresi.
“Gli iscritti nei suddetti Atenei sono in numero di 43.374, i quali sono cosi` ripartiti:
Cosenza 26.338;
Catanzaro 10.815 (in questo dato non sono inclusi gli studenti AFAM pur concorrenti al diritto allo studio);
Reggio Calabria “Mediterranea” 5.283;
Reggio Calabria “Dante Alighieri” 938.
Il numero di studenti eleggibili (studenti che hanno i requisiti di merito e reddito per usufruire della Borsa di Studio) e` pari a 9.739 cosi` ripartiti: Cosenza 5.985; Catanzaro 2.766; Reggio Calabria “Mediterranea” 941; Reggio Calabria “Dante Alighieri” 47. Il numero di Studenti Beneficiari (studenti che percepiscono la Borsa di studio) per l’anno 2018/2019 e` stato pari a 9060 cosi` ripartiti: Cosenza 5.985 su 5.5985; Catanzaro 2.098 su 2766 (con 668 studenti esclusi); Reggio Calabria “Mediterranea” 930 su 941 (con 11 studenti esclusi); Reggio Calabria “Dante Alighieri” 47 su 47”.
“Le fonti di finanziamento per garantire il diritto allo studio, ai capaci e meritevoli pur privi di mezzi, sono date, com’è noto, dal FIS - Fondo Integrativo Statale -, dal cofinanziamento Regionale a valere sulla LR. 34/ 2001 e dalle risorse derivanti da PAC ed FSE. Il riparto delle risorse per un verso non appare seguire un unico criterio informatore e per altro produce palesi iniquita` nella distribuzione dei finanziamenti tra Atenei. La ripartizione delle sovvenzioni derivanti dal FIS e dalla Legge Regionale 34/2001, equipara Atenei aventi diverso numero di iscritti, diverso numero di Eleggibili e Beneficiari. Si` che attribuisce i medesimi mezzi economici nonostante le diverse condizioni. In ordine alle dotazioni finanziarie a valere sui Fondi PAC FSE e oggetto dell’ultima delibera n. 48/2020, l’iniquità del riparto tra Atenei fin ora effettuato, e` maggiormente significativa e poco coerente rispetto alla ratio sottesa alla scelta di promuovere ulteriori finanziamenti per il diritto allo Studio”, scrive Primavera.
“Attualmente, la percentuale di attribuzione delle sovvenzioni ha quale criterio impiegato quello del numero degli iscritti. In virtù di questo criterio il 70% delle risorse e` attribuito a UNICAL e il 30 % a UMG Catanzaro”, continua Primavera Studentesca che spiega come questo tipo di distribuzione fondata sul numero degli iscritti ai diversi Atenei non tiene in considerazione la platea dei meritevoli e bisognosi, secondo la ratio della disciplina del diritto allo studio; e non prende in considerazione l’incidenza della platea degli aventi diritto in ciascun Ateneo.
“L’attribuzione dei benefici senza tenere conto della proporzione tra il numero di Studenti aventi diritto alla borsa di studio rispetto al numero degli iscritti in ciascun Ateneo determina una sproporzione nelle assegnazioni delle risorse economiche. La percentuale di aventi diritto alla borsa di studio sul numero di studenti iscritti nei diversi Atenei calabresi e` la seguente: UMG di Catanzaro 25 %, UNICAL di Cosenza 22 %, Mediterranea di Reggio Calabria 18 %. La distribuzione di risorse aggiuntive PAC e FSE dovrebbero per altro verso tenere in considerazione, quanto meno la percentuale di studenti aventi diritto i quali sono privi di borsa di studio. La percentuale di studenti idonei senza borsa di studio e`, nei diversi Atenei, cosi` rappresentata La percentuale di studenti idonei [eleggibili] di UMG di Catanzaro senza borsa di studio e` pari al 40 %; mentre la percentuale degli idonei senza borsa di studio iscritti presso gli altri Atenei calabresi è di gran lunga inferiore”, si legge nella nota di Primavera.
“La mancata considerazione di tali ultime proporzioni produce un notevole squilibrio nelle assegnazioni delle risorse economiche ai singoli atenei calabresi. Ed infatti, nonostante le relazioni percentuali appena esposte, l’Ateneo di Catanzaro puo' soddisfare soltanto il 60 % di idonei, nonostante per il corrente anno accademico gli aventi diritto alla borsa di studio sia pari a 3166 studenti; gli atenei di Cosenza e Reggio Calabria sono, al contrario, in grado di soddisfare il 100 % di domande. La funzione della misura economica adottata dalla Giunta Regionale ha l’obiettivo ultimo di ampliare la platea degli studenti beneficiari e quindi, garantire su tutto il territorio regionale e per tutti gli Atenei uniformità di trattamento per l’attribuzione dei benefici in materia di Diritto allo studio. Tale finalità di equa distribuzione richiede una ripartizione che consideri in primo luogo la percentuale di idonei aventi diritto alla borsa di studio rispetto alla popolazione studentesca dei singoli Atenei. Ciò determinerebbe- conclude l'associazione studentesca- una equilibrata e più equa ripartizione delle risorse economiche tra gli studenti dei diversi atenei e consentirebbe di diminuire significativamente l’ingiusta condizione subita dagli studenti idonei non beneficiari iscritti a UMG. Ciò anche in considerazione, come evidenziato nella Deliberazione n. 48 della seduta del 24.04.2020 della Giunta Regionale della Calabria, del particolare momento di crisi generata dall’epidemia da Covid-19 in corso e della necessità, evidenziata dalla Deliberazione stessa, di dover fare una riflessione più generale su una eventuale riprogrammazione del POR. Inoltre, tale diverso riparto, che prenda in considerazione la percentuale di studenti aventi diritto i quali sono privi di borsa di studio, si porrebbe in linea con la ratio della Deliberazione n. 48 della seduta del 24.04.2020 della Giunta Regionale, che come dichiarato dall’Assessore Savaglio, ha l’obiettivo di “coprire le borse di studio dell’anno accademico rimaste ancora scoperte”.
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