Continua il dibattito sulla scelta di restare a studiare in Calabria (LEGGI QUI)
di FRANCESCO SCARPINO*
Studiare nella città di Catanzaro per molti giovani rappresenta un atto di coraggio, per molti addirittura un gesto eroico.
Io ho scelto di rimanere qui a casa perché amo la mia terra, credo nel cambiamento che porteremo NOI che siamo la nuova generazione. Se non è un catanzarese a voler rivoluzionare la propria città, chi dovrebbe farlo?
Vedere miei coetanei partire crea un’ atmosfera di tristezza e malinconia.
Alcuni costretti poiché altre facoltà non si trovano nel territorio catanzarese, altri perché ormai danno per scontata la morte della città o, addirittura, poiché non prevedono di trovare un futuro.
Per avere un minimo di cambiamento basta avere coscienza e tanta voglia di fare!
Non mi pento assolutamente della scelta che ho fatto e sarò il primo ad aiutare la mia città dove ce ne sarà bisogno, mettendo cuore e anima!
Invito tutti i giovani a combattere per la propria terra, per il suo e per il proprio futuro!
Forti e uniti, si possono fare tante cose!
*studente di Giurisprudenza
presso l'Università Magna Graecia di Catanzaro
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