“Ci siamo assunti la responsabilità, esercitando le nostre prerogative di consiglieri comunali, di fermare un disordinato sviluppo a macchia di leopardo dell’area di Giovino e di favorire invece una nuova e indispensabile programmazione urbanistica che tenga conto della vocazione turistico sportiva di un comparto strategico per la città. Il Consiglio Comunale, nella sua sovranità, si è espresso negativamente rispetto a una proposta che avrebbe snaturato una porzione di territorio che ha assunto negli anni la fisionomia di polo sportivo, per la presenza di importanti strutture pubbliche come il cosiddetto PoliGiovino con il campo di calcio e la piscina". E' quanto scrivono in una nota i consiglieri comunali Antonio Barberio, Nunzio Belcaro, Gregorio Buccolieri, Vincenzo Capellupo, Daniela Palaia, Danilo Sergi, Raffaele Serò.
"Non c’è stato alcun intendimento punitivo, per così dire, - proseguono - nei confronti del privato che ha avanzato la richiesta, ma solo la volontà di mettere un punto fermo proprio nel momento in cui il Comune si appresta, grazie all’ottimo lavoro svolto dal vicesindaco Giusy Iemma, a dare finalmente uno strumento urbanistico moderno e trasparente alla Città. Giovino è un patrimonio di tutta la Città, di tutta la collettività, e come tale avrà bisogno di una programmazione molto attenta alla salvaguardia ambientale e alla valorizzazione turistico sportiva. Piazzare un albergo a ridosso dell’impiantistica sportiva, al di fuori di una programmazione generale del comparto, avrebbe significato compromettere lo sforzo programmatorio che il Comune sta compiendo".
"A nessuno, crediamo, - evidenziano - sarà sfuggito che l’assessore all’Urbanistica ha correttamente presentato in maniera asettica e in linea puramente tecnico burocratica la pratica, lasciando al Consiglio come prevedono le norme la responsabilità della decisione. La pratica poteva essere respinta o approvata e questo spiega la presentazione dell’emendamento che si limitava a correggere alcuni errori formali nella stesura della delibera. Proporre un emendamento, non significa condividere una proposta deliberativa. In sede di discussione del bilancio, ad esempio, gli emendamenti proposti dalle opposizioni non implicano un automatico voto favorevole sulla delibera complessiva, ma tendono a modificarne l’impianto".
"Ci siamo assunti una responsabilità coraggiosa e non ce ne pentiamo. Sbagliano i paladini dell’edificazione a tutti i costi, coloro che mettono bandierine di partito sulle pratiche e anche coloro che non prendono posizione perché confusi e piuttosto concentrati ad attaccare l’amministrazione Fiorita per una rivalsa post elettorale. Questi ultimi si sono lavati le mani come Ponzio Pilato, non hanno voluto approvare la pratica perché magari avevano in animo le stesse perplessità da noi espresse, ma non hanno avuto il nostro stesso coraggio. È così che intenderebbero ricostruire il centrosinistra a Catanzaro, rinunciando alla battaglia identitaria della difesa del territorio e dell’ambiente? Noi andiamo avanti - concludono - e sosteniamo senza se e senza ma il lavoro del nostro assessore all’urbanistica Giusy Iemma per dare alla Città, dopo decenni di abbandono e disordine, un Piano Strategico Comunale che possa determinare lo sviluppo del Capoluogo, coniugando gli interessi generali della collettività con quelli, altrettanto legittimi, dei privati e degli imprenditori”.
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