di FRANCESCO IULIANO
La comunità scientifica li ha definiti tre tra i maggiori tumori nell’uomo: prostata, rene e vescica. Di contro, però, negli ultimi anni, l’uro - oncologia ha visto un continuo miglioramento ed affinamento della diagnostica ed anche del trattamento di tutte le patologie alle quali si riferiscono.
Indicazioni, queste, che hanno sollecitato il dirigente medico di Oncologia presso il Presidio ospedaliero Pugliese Ciccio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco”, Francesco Grillone, il dirigente medico presso il reparto di Oncologia del Presidio ospedaliero “Mariano Santo di Cosenza”, Serafino Conforti ed il dirigente medico presso il reparto di Oncologia del Grande Ospedale Metropolitano“Bianchi - Melacrino - Morelli” di Reggio Calabria, Antonino Mafodda ad organizzare un incontro di aggiornamento e di confronto dal titolo “Uro Calabria 2024”.
Un incontro allestito nella sala congressi dell’Hotel Cala del Porto di Vibo Marina suddiviso in tre sezioni. La prima, dedicata al “Tumore della protesta” moderata dai dottori Bagnato, Marafioti e Putortì, la seconda dal titolo “Tumore del rene”, moderata dai dottori Conforti, Uccero e Maglia e la terza dal titolo “Tumori uroteliali” moderata dai dottori Barbieri e Arena.
Le neoplasie del tratto uro-genitale - è stato detto in apertura dell’incontro - hanno un notevole impatto socio-economico, legato ad un lieve incremento nella loro incidenza nell'ultimo decennio; ma contemporaneamente si è assistito ad un notevole miglioramento della qualità e delle aspettative di vita dei pazienti.
Tali risultati sono da ascrivere all'introduzione di nuovi agenti antitumorali, metodiche diagnostiche più accurate, trattamenti radioterapici più mirati e di recente alla teranostica. Nel contempo, sempre di più si sta consolidando la visione multidisciplinare e multimodale nell'approccio al paziente, ed i PDTA sono lo strumento cardine nella realizzazione di tale approccio.
Obiettivo di questo corso è la valorizzazione della multidisciplinarietà in cui ogni specialista avrà così modo di relazionare e spiegare da un punto di vista scientifico e clinico la propria decisione assunta; e come ogni decisione sia parte integrante con la medicina del territorio, in quello che è un percorso globale atte a gestire tutte le esigenze del paziente oncologico.
Nel corso dell’incontro sono stati valutati i dati relativi all’incidenza di tali neoplasie, che - è stato spiegato - “hanno rilevato un lieve aumento nell’ultimo decennio, ma un miglioramento delle aspettative di vita”.
Sono stati, altresì, analizzati tutti i nuovi agenti antitumorali, i trattamenti radioterapici di ultima generazione, le metodiche diagnostiche più accurate (come la PET PSMA e la Risonanza multiparametrica) e le tecniche chirurgiche più mirate che, ad oggi, sono una risorsa anche nelle strutture della Regione (Laparoscopia e Robot).
Ci si è confrontati, inoltre, sulla necessità sempre più stringente di un approccio multidisciplinare e multimodale nella presa in carico del paziente e sulla capacità della rete oncologica regionale di rispondere a tale necessità attraverso la strutturazione dei percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA) come strumento cardine.
Un’analisi, quindi, è stata fatta sul ruolo della medicina di prossimità.
A questo proposito, il medico di Medicina generale dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Carmela Masci ha relazionato sulle criticità della medicina del territorio e nella presa in carico del paziente oncologico, delineando due aspetti fondamentali: la necessità, sempre più stringente, di una integrazione all’interno della rete oncologica ed il potenziamento della sanità digitale che rappresenta una leva imprescindibile, capace tanto di avvicinare il Servizio sanitario nazionale alla popolazione, quanto di favorire un’effettiva interrelazione tra i professionisti nei diversi setting assistenziali
Il convegno si è avvalsa della partecipazione di diverse figure professionali della sanità come medici nucleari, oncologi, radioterapisti, urologi, medici di medicina generale, medici in formazione specialistica e psico-oncologi.
Hanno relazionato i dottori: Maria Grazia Arena, (reparto di Oncologia di Tropea); Rita Agostino (Oncologia di Reggio Calabria), il presidente dell’Ordine dei Medici di Vibo Valentia, Tonino Maglia, il direttore di Oncologia del Po Pugliese Ciaccio dell’Azienda O U “Renato Dulbecco” di Catanzaro, Vito Barbieri, Francesco Chiaradia (reparto di Urologia di Rocca Di Neto), Francesco Cicone (reparto di Medicina Nucleare presso l’università Magna Graecia di Catanzaro), Michele Di Dio (responsabile Urologia dell’azienda ospedaliera di Cosenza), Luigi Marafioti (direttore di Radioterapia Dell’Azienda ospedaliera di Cosenza), Carmelo Tuscano (reparto di Radioterapia di Reggio Calabria) ed il direttore del reparto di Urologia del Po Pugliese - Ciaccio dell’azienda O U “Renato Dulbecco di Catanzaro, Giuseppe Ucciero.
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