di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Così, il tecnico del Catanzaro, Gianluca Grassadonia, ha esordito ieri in sala stampa alla fine del match. “Una vittoria meritata che da un po’ di tranquillità a tutti”.
E in effetti, il successo di ieri, ottenuto grazie ad un tiro di Nicoletti deviato in rete da un difensore azzurrostellato e da una punizione di Giannone corretta in rete dalla barriera, non è stato semplicissimo. La squadra ha fatto una prestazione discreta e a tratti faticosa contro un avversario modesto ma sempre in partita.
Il Catanzaro non ha costruito chissà quanto ma è stata ordinato e alla fine è riuscito a conquistare 3 punti d’oro che fanno morale e classifica. Formazione in fotocopia con quelle messe in campo spesso da mister Auteri. Stessi interpreti, stesso modulo: il 3-4-3. Il tecnico salernitano avrà ragionato a fondo sulla scelta da fare e probabilmente avrà ritenuto che i giocatori a disposizione possono interpretare meglio questo modulo di gioco.
Dunque, una difesa tre e un centrocampo a quattro con due esterni, Nicoletti e Casoli (che l'ha spuntata su Bayeye), che fungono un po’ da difensori aggiunti in fase di non possesso, un po’ da fluidificanti in fase di spinta. Fa riflettere la scelta fatta sui tre davanti, con Fischnaller nel ruolo di centravanti mobile e Kanoute spostato a sinistra per far spazio a destra a Giannone.
Nessun riferimento in centimetri al centro dell’attacco per il Catanzaro che ha puntato sulla velocità e sulla tecnica dei suoi terminali offensivi. Ma il risultato non è stato proprio eccezionale. Fischnaller è apparso disorientato e Kanoute non è sembrato proprio a suo agio su quella corsia. Lo stesso Giannone, malgrado il gol del raddoppio, non è sembrato in grande forma. Nella ripresa, proprio quest’ultimo e lo stesso Fischnaller hanno lasciato il posto a Bianchimano e Mangni ma il cambio non ha sortito gli effetti sperati.
Il centrocampo è apparso a tratti fiacco e privo di idee. Il capitano Maita si è limitato al compitino e non ha preso per mano la squadra. Qualche fischio del pubblico alla sua entrata in campo avrà turbato il giocatore messinese, reo, secondo una parte della tifoseria, di non disdegnare un eventuale trasferimento a Cosenza. La sua prestazione infatti non è stata esaltante. Questione di giorni e si conoscerà il suo futuro e quello di altri colleghi.
Urso e Figliomeni sono fuori rosa e in attesa di essere ceduti. Ma il mercato in uscita potrebbe riservare ancora qualche sorpresa. Anche Nicoletti e Giannone, autori delle marcature di ieri, potrebbero lasciare le Aquile. Il primo piace al Cesena, il secondo all’Avellino.
Al Catanzaro prima di tutto serve un’iniezione di fiducia che ridia stimoli ed entusiasmo. E qui entra in gioco il lavoro dell’allenatore, spesso al centro di critiche proprio perché ritenuto incapace di trasmettere grinta e motivazioni. Chissà che l’arrivo di qualche nuovo giocatore di carattere servirà proprio a rianimare una squadra, a tratti fiacca e povera di stimoli.
Proprio su questo sta lavorando il Ds Lo Giudice che sonda con attenzione il mercato per capire quali giocatori hanno voglia di sposare la causa dei giallorossi finalizzata alla conquista della migliore posizione nei play-off. Quindi, a parte i vuoti tecnico-tattici da colmare e lo sfoltimento in atto di una rosa ritenuta lunga e poco efficace, la società è alla ricerca di profili che intendono far bene in giallorosso e che magari sappiano trasmettere alla squadra nuovi stimoli, sicurezza ed esperienza.
In quest’ottica, le complicate trattative per Di Piazza o Caturano, in avanti; Germano o Deli, o forse anche di Corapi, a centrocampo; Contessa sulla fascia e Alcibiade o Atanasov, in difesa, potrebbero fare al caso di Grassadonia. Il mercato dirà la sua.
Domani intanto riprendono gli allenamenti, in vista del delicatissimo match di domenica prossima contro un avversario valido come il Monopoli, sconfitto in casa dalla Paganese.
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