di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Il Catanzaro si lecca ancora le ferite dopo la sconfitta rimediata ieri pomeriggio al Ceravolo contro il Catania. Sconfitta che vuol dire eliminazione dalla Coppa Italia di serie C, ai Quarti di finale, e obiettivo svanito di conquistare un trofeo che da diritto alla squadra vincitrice di prendere parte alla lotteria dei play-off da terza in classifica.
Finisce tra i fischi, a pochi giorni dal Santo Natale, la favola del Catanzaro in Coppa. Ora c’è da riflettere. Staff tecnico e quadri dirigenti dovranno valutare il da farsi, in vista del mercato invernale, e ricalibrare una stagione ormai più che compromessa.
La partita di ieri ha dimostrato che il Catanzaro di Grassadonia è troppo poco per essere vero. La squadra, in questi due mesi, ha perso smalto e grinta. Maita e compagni non riescono a trovare stimoli e gioco. Ancora molta difficoltà in fase di costruzione e squadra che per tutto il secondo tempo si chiude nella propria metà campo difendendo con 5 uomini. L’iniziativa ce l’ha un Catania più spigliato che dopo i primi venti minuti di studio, prende coraggio.
Così, al 30’ della ripresa il capitano Biagianti, 35 anni, e una carriera trascorsa prevalentemente in serie A e B, sigla il gol della qualificazione onorando le sue 270 presenze con la maglia rossoazzurra. Lucarelli a fine partita sarà davvero felicissimo e dirà che “non è mai facile vincere a Catanzaro contro una squadra fatta di giocatori di grande qualità e un allenatore che stimo”. Poi dice: “Per come stiamo noi, che durante la settima parliamo di tutto tranne che di calcio, è un grande risultato. È chiaro che ora che ci siamo ce la giochiamo fino in fondo. Sia per noi che per il Catanzaro rappresentava una partita importante”.
Dopo di lui, il capitano Biagianti: “Sono veramente felice per questa giornata. Vittoria importante per la squadra ma ci abbiamo creduto. I ragazzi meritano il passaggio del turno. 270 presenze e quasi un giorno destinato ad accadere con un gol che volevo, cercavo e che dedico alla mia famiglia”.
Al triplice fischio del direttore di gara Miele, bordate di fischi da parte dei 1000 tifosi giallorossi accorsi sugli spalti e tanta delusione sul volto di chi credeva di passare un turno contro una squadra in crisi societaria, giunta a Catanzaro proprio ieri mattina. Ma la fortuna e il campo non aiutano le aquile che escono sconfitte e indebolite. Catanzaro ancora in silenzio stampa.
Tra qualche giorno società e staff tecnico parleranno di mercato, in vista dell’apertura della sessione invernale. È facile immaginare che alla luce degli ultimi risultati ,cambieranno i progetti del Catanzaro. Non più Coppa Italia e 20 punti dalla Reggina in campionato bastano per dichiarare più che compromessa una stagione partita con bel altri obiettivi ma fallita nel giro di 4 mesi.
Domenica prossima la serie C non scenderà in campo per effetto dello sciopero proclamato dalla Lega di serie C. Oggi, le aquile hanno lavorato al PoliGiovino ma avranno modo di riposare a lungo prima di riprendere a giocare. Saranno giorni di festa ma anche di riflessione, in vista di un girone di ritorno che si preannuncia complicato e chissà, forse ricco di colpi di scena!
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