di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Venerdì Santo senza 'Naca e inesorabilmente tra le mura domestiche. Vale anche per i calciatori del Catanzaro che non sanno ancora quando potranno tornare in campo a causa del Coronavirus. Sempre che sarà possibile concludere la stagione in corso.
Oggi pomeriggio, l’ex tecnico del Catanzaro, Davide Dionigi, nel corso di una intervista concessa a "Il Calcio calabrese" ha chiaramente detto che "annullare i campionati sarebbe la cosa più logica e giusta per tutti".
Una ipotesi, quella della mancata ripresa, che prende sempre più corpo, soprattutto alla luce della nuova "quarantena" fino al 3 maggio decisa dal governo. Sul tavolo, tante proposte ma ancora nessuna decisione concreta.
La Legapro resta in attesa di indicazioni dagli organi di più alto grado, mentre le società di serie C pressano per archiviare in fretta la stagione attuale e procedere con le riforme di sistema.
Dal canto suo, Floriano Noto, sulle colonne del Corriere dello sport di questa mattina, ha ribadito l’utilità della Cassa integrazione in Serie C: "Il problema grosso è per quei calciatori che superano i 50.000 euro lordi perché ci sarebbe una grossa differenza tra quanto pensavano di prendere e quanto prenderanno realmente. È intuitiva la differenza per il calciatore contrattualizzato a 7 mila euro al mese che poi ne prende mille, ma purtroppo sono periodi di magra per tutti. I calciatori - osserva il numero uno giallorosso - devono venire incontro alle società perché in questo momento abbiamo grandi difficoltà, giocheremo per mesi a porte chiuse con sponsorizzazioni che iniziano a venire meno, senza contare i problemi che ogni presidente ha all'interno delle aziende madri".
Intanto diventano 750, il numero delle iniziative a scopo solidale per combattere Coronavirus a cui hanno dato vita la Lega Pro ed i suoi club assieme a dirigenti, calciatori e tifosi.
750 sono i progetti sociali di cui 250, in meno di un mese, legate all’emergenza con aiuti per la ricerca, agli ospedali fino alla donazione di sangue e al biglietto solidale per un supporto a chi ha difficoltà per fare la spesa.
"Sono gesti di straordinaria normalità – spiega il presidente Francesco Ghirelli - che sono nati dai nostri club, che si sono uniti come un’unica squadra. Il senso del nostro calcio è racchiuso in una frase di Domenico, piccolo tifoso di Bisceglie, che fu premiato per un gesto contro il razzismo. Ci ha scritto una lettera proprio in questi giorni, accompagnata dal disegno pieno di speranza del fratello, Alessio. Questa la sua frase, che diventa la nostra frase: “Ogni gesto d’amore è un buon gesto. E il pallone lo sa fare".
Uno delle ultime iniziative sociali, in ordine di tempo, è stato l’invio di una maglia da parte del Bari ad Andrea Gambotto, ricercatore barese dall’Università di Pittsburgh, impegnato nella ricerca al vaccino contro il virus.
"Un’iniziativa che nasce dal cuore – conclude Ghirelli- e porta dentro di sé un forte senso di gratitudine che ci accomuna. Lo rivolgiamo a tutti coloro che sono impegnati a salvare vite".
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